San Giovanni Crisostomo come esempio per chi amministra la città. L’ha offerto Benedetto XVI, oggi, nel corso dell’udienza delmercoledì agli oltre 20mila pellegrini presenti in piazza san Pietro. Parlando delvescovo di Costantinopoli, definito uno dei padri della dottrina sociale della Chiesa, il Papa ne ha ricordato l’austerità del palazzo episcopale che doveva essere di esempio per tutti – clero, vedove, monaci, persone della corte e ricchi e la sollecitudine per i poveri. Da attento amministratore, infatti, era riuscito a creare istituzioni caritative molto apprezzate In particolare, riservava accenti sempre teneri per la donna e cure speciali per il matrimonio e la famiglia. San Giovanni Crisostomo, ha detto il Pontefice, propone un nuovo ideale di città ispirata al modello dellaChiesa primitiva, sviluppando un’utopia sociale (quasi una città ideale). Sitrattava infatti di dare un’anima e un volto cristiano alla città, affrontando iprincipali aspetti della sua vita, specie i rapporti tra ricchi e poveri, nel segnodi un’inedita e sentita solidarietà. Egli, poi, sosteneva con Paolo il primato delsingolo cristiano, anche schiavo, povero, ma redento, nei confronti della polis(città) greca in cui larghi strati della popolazione erano esclusi dai diritti dellacittadinanza, e dove la patria era considerata più preziosa della madre e del padre.Sir
