Vita Chiesa

BENEDETTO XVI, UDIENZA GENERALE: NELL’UOMO IL RIFLESSO DELLA LUCE DIVINA

“L’uomo ha come fine la contemplazione di Dio. Solo in essa potrà trovare il suo appagamento. Per anticipare in qualche misura tale obiettivo già in questa vita, egli deve progredire incessantemente verso una vita spirituale sempre più perfetta”. Lo ha detto questa mattina Benedetto XVI nel corso dell’Udienza Generale in Piazza San Pietro, dedicata a San Gregorio di Nissa “dotato di un carattere meditativo, con grandi capacità di riflessione, e di una vivace intelligenza, aperta alla cultura del suo tempo”. Per Benedetto XVI – che ha ripercorso la vita del santo, fratello di San Basilio ed amico di San Gregorio Nazianzeno, ai quali sono state dedicate le due catechesi precedenti del pontefice – “la lezione più importante” che san Gregorio Nisseno ci consegna è che “la piena realizzazione dell’uomo consiste nella santità”. San Gregorio, “padre della mistica” – ha detto il pontefice – soprattutto dopo la morte di Basilio, quasi “raccogliendone l’eredità spirituale, cooperò al trionfo dell’ortodossia”. Egli “partecipò a vari sinodi; cercò di dirimere i contrasti tra le Chiese; prese parte attiva alla riorganizzazione ecclesiastica e, come ‘colonna dell’ortodossia’, fu un protagonista del Concilio di Costantinopoli del 381, che definì la divinità dello Spirito Santo”. L’uomo – ha poi aggiunto il papa – “riconosce dentro di sé il riflesso della luce divina: purificando il suo cuore, egli ritorna ad essere, come era al principio, una limpida immagine di Dio, Bellezza esemplare. Così l’uomo può vedere Dio, come i puri di cuore: “solo lavando le brutture che si sono deposte nel nostro cuore – ha spiegato il papa parlando a braccio – si può trovare la luce di Dio”.

Papa Benedetto XVI è preoccupato per tragiche calamità come le inondazioni in alcuni Paesi orientali e i “disastrosi” incendi che hanno causato morti e danni in Italia, Grecia e in altre nazioni europee. “Davanti a queste drammatiche emergenze, che hanno causate numerose vittime e ingenti danni materiali – ha detto Benedetto XVI al termine dell’udienza – non si può non essere preoccupati per l’irresponsabile comportamento di taluni che mettono a rischio l’incolumità delle persone e distruggono il patrimonio ambientale, bene prezioso dell’intera umanità”. “Mi unisco a quanti giustamente stigmatizzano tali azioni criminose”, ha poi aggiunto invitando tutti a “pregare per le vittime di queste tragedie”.

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