Vita Chiesa

SANTA SEDE, CARD. SEBASTIANI: BILANCIO IN ATTIVO PER IL TERZO ANNO, MA L’IMPORTO È IL MENO ELEVATO DAL 2004

“La buona notizia è che il bilancio consuntivo consolidato della Santa Sede per l’esercizio 2006 si è chiuso, per il terzo anno consecutivo, con un risultato positivo di 2,4 milioni di euro”: lo ha detto oggi in Vaticano il card. Sergio Sebastiani, presidente della Prefettura degli Affari Economici, durante la conferenza stampa che “tradizionalmente – ha ricordato dal canto suo il direttore della Sala Stampa, p. Lombardi – è l’ultima prima delle ferie estive”. Secondo Sebastiani, “occorre considerare che questo attivo di 2,4 milioni di euro è il meno elevato dopo quelli registrati nel 2005, quando fu di 9,7 milioni di euro, e nel 2004, quando fu pari a 3,1 milioni di euro”. Il grosso dell’attivo della Santa Sede – ha poi spiegato il cardinale – deriva dagli “introiti derivanti da quanto i Vescovi di ogni parte del mondo versano ai sensi del canone 1271”, che sono ammontati a 24 milioni (dai 21,5 dell’anno precedente). Sono anche aumentati i contributi di istituzioni, fondazioni e altri enti, passati dai 51,7 milioni del 2005 ei 61,2 milioni del 2006. Notevole interesse tra i giornalisti ha suscitato la notizia del “calo molto pronunciato dell’avanzo netto ideale del settore finanziario”, come ha spiegato il card. Sebastiani, “che si è chiuso con un avanzo di 13,7 milioni contro 43,3 milioni del 2005”. Tale flessione di ben 29 milioni di euro – ha aggiunto – “è ascrivibile principalmente alla brusca ed assai accentuata inversione di tendenza nella fluttuazione nei tassi di cambio, soprattutto del dollaro statunitense”. Alla domanda perché la Santa Sede non abbia scelto di convertire immediatamente le donazioni dai dollari all’euro per mettersi al riparo dal “crollo del dollaro”, Sebastiani ha risposto, anche con il contributo del ragioniere generale della Prefettura, Paolo Trombetta, che “il dato fotografa l’esistente al 31 dicembre, con il valore dei cambi a quella data. In realtà, i fondi espressi in dollari o in altre valute giacciono nei depositi vaticani e vengono utilizzati secondo le esigenze della Santa Sede e il loro valore in realtà è fluttuante come sono fluttuanti i cambi”. Quanto alle risorse investite nei mercati finanziari, i proventi da cedole e interessi sono saliti da 25,5 a 28,5 milioni di euro. “Siamo molto prudenti – ha detto Sebastiani – e investiamo prevalentemente in obbligazioni. Noi non vogliamo rischiare e agiamo con la logica del ‘buon padre di famiglia’. Chi ha voluto rischiare, voi lo sapete, ci ha rimesso la vita. Calvi”.Sir