Vita Chiesa
BENEDETTO XVI, NELLA FESTA DEI SANTI PIETRO E PAOLO HA RILANCIATO L’IMPEGNO ECUMENICO E CONSEGNATO IL PALLIO A 46 ARCIVESCOVI
Nella professione di fede di Pietro, possiamo sentirci ed essere tutti una cosa sola, malgrado le divisioni che nel corso dei secoli hanno lacerato l’unità della Chiesa con conseguenze che perdurano tuttora. Nella Messa per la Solennità dei Santi Pietro e Paolo, Benedetto XVI ha messo l’accento sulla ricerca della piena comunione, sempre presente, ha detto, nella volontà del Patriarca ecumenico di Costantinopoli e del Vescovo di Roma. Parole ancor più significative per la presenza, alla solenne celebrazione nella Basilica Vaticana, di una delegazione del Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I.
“Anche oggi, come ai tempi di Gesù, non basta possedere la giusta confessione di fede: è necessario sempre di nuovo imparare dal Signore il modo proprio in cui egli è il Salvatore e la via sulla quale dobbiamo seguirlo. Dobbiamo infatti riconoscere che, anche per il credente, la Croce è sempre dura da accettare. L’istinto spinge ad evitarla, e il tentatore induce a pensare che sia più saggio preoccuparsi di salvare se stessi piuttosto che perdere la propria vita per fedeltà all’amore”.
Dopo l’omelia, si è svolta la suggestiva cerimonia dell’imposizione – a 46 arcivescovi metropoliti – del Pallio, la stola di lana bianca, simbolo della potestà che, in comunione con la Chiesa di Roma, il metropolita acquisisce nella propria provincia ecclesiastica. Arcivescovi provenienti da tutto il mondo, espressione dell’universalità della Chiesa. Tra loro gli italiani Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo, e Calogero La Piana, arcivescovo di Messina. E poi, tra gli altri, l’arcivescovo di San Paolo, Odilo Scherer, di Toronto, Christopher Collins, di Bombay, Oswald Gracias e di Bujumbura, Evariste Ngoyagoye.
La solenne celebrazione si è conclusa con la preghiera del Papa al sepolcro di San Pietro. All’Angelus, Benedetto XVI ha ricordato l’indizione dell’Anno giubilare dedicato a San Paolo ed ha auspicato che tale evento possa rinnovare il nostro entusiasmo missionario, rendendo più intense le relazioni con i fratelli dell’Oriente. Quindi, ha rinnovato l’impegno ad agire convintamente per la causa dell’unità di tutti i discepoli di Cristo, per la piena comunione tra l’Oriente e l’Occidente cristiani: “I nostri incontri, le visite reciproche, i dialoghi in corso non sono dunque dei semplici gesti di cortesia, o tentativi per giungere a compromessi, ma il segno di una comune volontà di fare il possibile perché quanto prima possiamo giungere a quella piena comunione implorata da Cristo nella sua preghiera al Padre dopo l’Ultima Cena: ut unum sint. Poi, al momento dei saluti, Benedetto XVI ha rivolto un pensiero speciale a Roma, alla sua città, come lo è di ogni Successore di Pietro, e ha annunciato ache domenica 21 ottobre si recherà in pellegrinaggio a Napoli. (Fonte: Radio Vaticana)