Vita Chiesa

CHIESA RUSSO ORTODOSSA, SUPERATO SCISMA TRA PATRIARCATO E CHIESA ALL’ESTERO

Ieri mattina nella storica chiesa del Cristo Salvatore a Mosca è stato firmato l’atto di comunione canonica tra la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa ortodossa russa all’estero da parte del patriarca di Mosca e di tutta la Russia Alessio II ed il primate della Chiesa all’estero il metropolita Lavr. Dopo 90 anni di divisione iniziati in seguito alla Rivoluzione bolscevica del 1917 e l’inizio del potere antiecclesiale in Russia i due primati hanno concelebrato per prima volta la messa ed hanno preso la comunione insieme. Alla solenne celebrazione ha preso parte anche il presidente Vladimir Putin che ha chiamato la firma dell’atto un “evento straordinario e di enorme significato morale che diventerà simbolo del risveglio e della primavera della Chiesa ortodossa russa”.Profondo rispetto per l’avvicinamento delle due Chiese ortodosse ha espresso anche il segretario del Pontificio consiglio per l’unità dei cristiani mons. Brian Farrell intervistato dall’agenzia I media. Secondo Farrell questa “decisione rientra in un processo più vasto, nel corso del quale i cambiamenti dell’Europa dell’Est dopo la caduta del comunismo hanno influenzato la ristrutturazione delle Chiese ortodosse”. Mons. Tadeusz Kondrusiewicz, arcivescovo di Mosca, ha espresso la sua felicitazione per questa riunificazione all’agenzia russa Interfax chiamando la firma dell’atto “un evento straordinario che la Chiesa ortodossa russa aspetta da tanto e per il quale si preparava molto. Perché ogni divisione tra i cristiani è contro la volontà del Signore e bisogna solo ringraziare Dio perché questo atto di unità è stato firmato”. “Oggi – ha aggiunto il presule- le ferite, risultato dagli eventi del secolo scorso finalmente si chiudono. Speriamo che dopo l’unità della Chiesa ortodossa russa essa diverrà più unita e la sua voce più forte”.Sir