Vita Chiesa

BENEDETTO XVI A PAVIA: UNIVERSITÀ, «UN CENTRO DI STUDI A MISURA D’UOMO»

“Ogni Università ha una nativa vocazione comunitaria: essa infatti è appunto una ‘universitas’, una comunità di docenti e studenti impegnati nella ricerca della verità e nell’acquisizione di superiori competenze culturali e professionali. La centralità della persona e la dimensione comunitaria sono due poli co-essenziali per una valida impostazione della ‘universitas studiorum’”. Lo ha detto, ieri pomeriggio, Benedetto XVI, incontrando il mondo della cultura nel cortile “Teresiano” dell’Università di Pavia, mentre di mattina, prima di introdurre il Regina Caeli, aveva ricordato che ieri si celebrava in Italia la Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore. “Ogni Università – ha aggiunto – dovrebbe sempre custodire la fisionomia di un centro di studi ‘a misura d’uomo’, in cui la persona dello studente sia preservata dall’anonimato e possa coltivare un fecondo dialogo con i docenti, traendone incentivo per la sua crescita culturale ed umana”. Da quest’impostazione “discendono alcune applicazioni tra loro connesse”. Anzitutto, “solo ponendo al centro la persona e valorizzando il dialogo e le relazioni interpersonali può essere superata la frammentazione specialistica delle discipline e recuperata la prospettiva unitaria del sapere”. Le discipline, infatti, “tendono naturalmente alla specializzazione, mentre la persona ha bisogno di unità e di sintesi”.

In secondo luogo, “è di fondamentale importanza che l’impegno della ricerca scientifica possa aprirsi alla domanda esistenziale di senso per la vita stessa della persona”: se “la ricerca tende alla conoscenza”, la persona “abbisogna anche della sapienza, di quella scienza cioè che si esprime nel ‘saper-vivere’”. Infine, “solo valorizzando la persona e le relazioni interpersonali il rapporto didattico può diventare relazione educativa”. Esprimendo apprezzamento per “l’azione pastorale della Chiesa pavese in ambito culturale”, il Papa ha invitato studenti e docenti “ad offrire il loro contributo al progetto culturale di ispirazione cristiana che la Chiesa promuove in Italia e in Europa”. In un passaggio fuori testo, Benedetto XVI ha ricordato “l’instancabile desiderio” di Agostino, co-patrono dell’Università di Pavia, di “trovare la verità”, di “capire cos’è la vita”. A motivo della “sua passione per l’uomo”, ha aggiunto il Papa, egli “ha necessariamente cercato Dio”, quel “grande Dio” che “ha un volto umano”. Quest’esperienza di Agostino, ha concluso, dice ancora oggi che “non bisogna vivere per se stessi”. Lasciata l’Università, il Santo Padre si è trasferito alla basilica di San Pietro in Ciel d’Oro per i Vespri. Lungo il percorso ha sostato brevemente nel cortile del convento per la benedizione della prima pietra del centro culturale agostiniano “Benedetto XVI”.

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