Vita Chiesa

CEI, BAGNASCO INCONTRA COLLABORATORI: «CHIAREZZA E SERENITÀ GLI ATTEGGIAMENTI DA ASSUMERE IN QUESTO TEMPO»

“Quando il Papa chiama si risponde”. Mons. Angelo Bagnasco, nuovo presidente della Cei, ha ripetuto queste parole, pronunciate ieri a Genova, questa mattina nella sede della Conferenza episcopale italiana, a Roma, davanti ai direttori e al personale della stessa Cei. “Ho accettato con fiducia – ha aggiunto il neopresidente – l’atto della mia nomina da parte del Santo Padre al servizio della Chiesa che è in Italia”. Mons. Bagnasco, ricordando il Convegno ecclesiale di Verona, si è detto pronto a “rilanciare i contenuti e le proposte dell’assise declinandole nelle realtà delle nostre diocesi e delle comunità cristiane”. “Chiarezza e serenità – ha aggiunto mons. Bagnasco – devono essere gli atteggiamenti da assumere in questo tempo perché l’una non esclude l’altra”. “Non siamo alleati di nessun trono – ha concluso – ma alleati dell’uomo”. Il presidente ha ribadito che “la ricchezza della nostra Chiesa è l’essere radicata nel tessuto del nostro popolo, anche se non sempre riconosciuta e qualche volta negletta”.

“Non sono momenti facili questi per la vita della Chiesa in Italia e per la società italiana. Possiamo fare affidamento su quanto è stato preziosamente seminato dal card. Ruini negli anni della sua presidenza. Ora però è immaginabile che ci attendono ulteriori prove e, quindi, ulteriori traguardi, in una continuità che, proprio per essere fedele deve sapersi anche sviluppare e trovare forme specifiche per i nuovi contesti che si apriranno davanti a noi”. Così mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, ha salutato questa mattina, negli uffici della Cei di Roma, il neopresidente mons. Angelo Bagnasco. “Siamo convinti – ha aggiunto mons. Betori – che per la sua preparazione ed esperienza, lei potrà affrontare con successo tali compiti”. Mons. Betori ha quindi assicurato al neopresidente “l’appoggio più convinto e la messa a disposizione delle nostre risorse intellettuali e organizzative”. “Il Signore – ha concluso mons. Betori – colmi dei Suoi doni il cammino che oggi inizia e ne abbiano beneficio la Chiesa e la gente in Italia”.Sir