Vita Chiesa

BENEDETTO XVI: I MOVIMENTI, DONO PROVVIDENZIALE PER RISPONDERE ALLE SFIDE DEL NOSTRO TEMPO

I movimenti e le nuove comunità sorte in questi anni sono “un dono provvidenziale dello Spirito Santo alla Chiesa per rispondere in maniera efficace alle sfide del nostro tempo”. Lo ha detto Benedetto XVI, ricevendo oggi in udienza i vescovi amici del Movimento dei Focolari e della Comunità di Sant’Egidio. “Nel ricco mondo occidentale dove, anche se è presente una cultura relativista, non manca però al tempo stesso un diffuso desiderio di spiritualità – ha proseguito il Papa – i vostri Movimenti testimoniano la gioia della fede e la bellezza dell’essere cristiani”.

“Nelle vaste aree depresse della terra”, secondo Benedetto XVI, i movimenti e le nuove comunità “comunicano il messaggio della solidarietà e si fanno prossimi ai poveri e ai deboli con quell’amore, umano e divino, che ho voluto riproporre all’attenzione di tutti nell’Enciclica Deus caritas est”. “Dalla comunione tra Vescovi e Movimenti – ha concluso il Papa – può scaturire un valido impulso per un rinnovato impegno della Chiesa nell’annuncio e nella testimonianza del Vangelo della speranza e della carità in ogni angolo del mondo”, a partire dalla consapevolezza che “la multiformità e l’unità dei carismi e ministeri sono inseparabili nella vita della Chiesa”.

Portare insieme “i pesi gli uni degli altri”. Questa la consegna del Papa per il Movimento dei Focolari, il cui carisma è il “servizio dell’unità che si realizza nei vari ambiti sociali e culturali (ma anche economico, con l’“economia della comunione”), e alla Comunità di Sant’Egidio, che “vuole farsi prossima di coloro che sperimentano situazioni di disagio e di emarginazione sociale”. “Per il cristiano l’uomo, anche se lontano, non è mai un estraneo”, ha ricordato il Papa: “Insieme – ha aggiunto – è possibile affrontare con più forte slancio le sfide che ci interpellano in maniera pressante in questo inizio del terzo millennio”. Tra queste, il Pontefice ha citato la “ricerca della giustizia e della pace” e l’“urgenza di costruire un mondo più fraterno e solidale, a partire proprio dai Paesi dai quali alcuni di voi provengono, e che sono provati da sanguinosi conflitti”. “Mi riferisco specialmente all’Africa, continente che porto nel cuore e che spero possa finalmente conoscere un tempo di stabile pace e di vero sviluppo”, ha concluso Benedetto XVI, secondo il quale “il prossimo Sinodo dei Vescovi africani sarà sicuramente un momento propizio per mostrare il grande amore che Dio riserva alle amate popolazioni africane”. (Sir)