Vita Chiesa

PARIGI, FUNERALI ABBÉ PIERRE: CARDINALE BARBARIN SALUTA «L’INSORTO DI DIO»

Sfidando il freddo e il maltempo una folla immensa di persone, tra gente comune e alte personalità del mondo politico e culturale, ha dato l’ultimo addio all’Abbé Pierre, scomparso lunedì a 94 anni per un’infezione polmonare. “Grazie Signore di averci donato un tale fratello. Grazie all’Abbé Pierre di averci dato un tale esempio. Voi scomparite e noi, come i compagni di Emmaus, ripartiamo di buon passo, oggi, per testimoniare questo amore e servire gli altri, fino al nostro ultimo respiro” ha detto nella sua omelia il cardinale Philippe Barbarin, che ha presieduto le esequie nella cattedrale di Notre-Dame, ricordando “‘l’insorto di Dio’ che ha dedicato completamente la sua vita ai poveri” e sottolineando “l’opera intrepida di un campione della carità”.

Sulla bara dell’Abbé Pierre erano poggiati la sua leggendaria mantellina, il berretto, la stola e la tonaca dei Capuccini, l’Ordine in cui era entrato nel 1931. Durante la cerimonia, trasmessa in diretta dalle principali emittenti tv e radio nazionali, monsignor André Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi, ha salutato “l’autorità morale” incarnata dal sacerdote, la cui scomparsa “ha causato emozione profonda in tutto il paese”.

Anche Dalil Boubakeur, rettore della Grande Moschea di Parigi ha ricordato l’Abbé Pierre come “un amico dell’umanità e di tute le religioni”. Il ‘piccolo sacerdote dei poveri’ sarà inumato nel pomeriggio nel modesto cimitero di Esteville (Seine-Maritime), accanto a coloro che furono al suo fianco fin dall’inizio, Georges Legay e Lucie Coutaz, sua segretaria per 40 anni. Per sua espressa volontà, sulla tomba non sarà posta alcuna lapide. Amava dire negli ultimi anni: “La morte? ne ho voglia. Morire è come uscire dall’ombra per entrare nella luce”. Misna

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