Vita Chiesa

BENEDETTO XVI ALL’ANGELUS: OGNI FAMIGLIA SIA MODELLATA SU QUELLA DI NAZARETH

La Famiglia di Nazareth è e resta il “prototipo” di una famiglia socialmente e spiritualmente viva, nonostante una certa “mentalità contemporanea” cerchi di disgregarne l’immagine e la struttura. E’ questo l’insegnamento che Benedetto XVI affida al cuore dei fedeli nell’ultimo Angelus del 2006, giorno in cui la Chiesa fa memoria della Sacra Famiglia.

Benedetto XVI ha invocato “la protezione di Maria Santissima e di san Giuseppe per ogni famiglia, specialmente per quelle in difficoltà. Le sostengano perché sappiano resistere alle spinte disgregatrici di una certa cultura contemporanea, che mina le basi stesse dell’istituto familiare. Aiutino le famiglie cristiane ad essere, in ogni parte del mondo, immagine viva dell’amore di Dio”.

“La santa Famiglia di Nazaret – ha proseguito il Papa – è veramente il ‘prototipo’ di ogni famiglia cristiana che, unita nel Sacramento del matrimonio e nutrita dalla Parola e dall’Eucaristia, è chiamata a realizzare la stupenda vocazione e missione di essere cellula viva non solo della società, ma della Chiesa, segno e strumento di unità per tutto il genere umano”.

L’eccellenza del prototipo è di tipo concreto. La storia che da Betlemme si dipana per tutto l’arco della sua infanzia e della sua giovinezza mostra Gesù sottomesso ai genitori, che lo educano – ha sottolineato il Pontefice – prima di tutto “con il loro esempio”. Da loro, ha affermato Benedetto XVI, Gesù impara “che in primo luogo occorre fare la volontà di Dio, e che il legame spirituale vale più di quello del sangue”. Del resto nel Vangelo, ha osservato il Papa, “non troviamo discorsi sulla famiglia, ma un avvenimento che vale più di ogni parola”: “Dio ha voluto nascere e crescere in una famiglia umana”, ha detto ancora il Papa. “In questo modo l’ha consacrata come prima e ordinaria via del suo incontro con l’umanità. Nella vita trascorsa a Nazaret, Gesù ha onorato la Vergine Maria e il giusto Giuseppe, rimanendo sottomesso alla loro autorità per tutto il tempo della sua infanzia e adolescenza. In tal modo ha messo in luce il valore primario della famiglia nell’educazione della persona”.

Nei saluti in cinque lingue al termine dell’Angelus, Benedetto XVI ha ringraziato Dio per l’anno appena trascorso, ricordando tra l’altro, parlando in polacco ai pellegrini nella Piazza, il suo viaggio in Polonia “sulle orme del Servo di Dio Giovanni Paolo II”. (Fonte: radio Vaticana)