Vita Chiesa

BENEDETTO XVI: PER MOLTI DIO È ESTRANEO AI PROPRI INTERESSI. IL NATALE NON CI TROVI DISTRATTI O IMPEGNATI

Molti considerano “Dio come estraneo ai propri interessi”, mentre “falsi profeti continuano a proporre una salvezza a ‘basso prezzo’, che finisce per generare cocenti delusioni”. Lo ha detto oggi Benedetto XVI durante la catechesi del mercoledì centrata sul tema dell’Avvento e del Natale, nella quale ha fatto anche un appello ai cristiani: “Nascendo fra noi, Gesù bambino non ci trovi distratti o impegnati semplicemente ad abbellire con le luminarie le nostre case. Allestiamo piuttosto nel nostro animo e nelle nostre famiglie una degna dimora dove Egli si senta accolto con fede ed amore”.

Il Papa ha ricordato che la liturgia dell’Avvento “esorta anche noi ad essere sobri e vigilanti, per non lasciarci appesantire dal peccato e dalle eccessive preoccupazioni del mondo. E’ infatti vegliando e pregando che potremo riconoscere ed accogliere il fulgore del Natale di Cristo”. Ma “l’umanità del nostro tempo attende ancora il Salvatore?”, si è chiesto. “Si ha la sensazione – ha osservato – che molti considerino Dio come estraneo ai propri interessi. Apparentemente non hanno bisogno di Lui; vivono come se non esistesse e, peggio, come se fosse un ‘ostacolo’ da rimuovere per realizzare se stessi”.

“Anche fra i credenti – ha fatto notare il Papa – alcuni si lasciano attrarre da allettanti chimere e distrarre da fuorvianti dottrine che propongono illusorie scorciatoie per ottenere la felicità. Eppure, con le sue contraddizioni, le sue angustie e i suoi drammi, e forse proprio per questi, l’umanità oggi cerca un Salvatore e attende, talora inconsapevolmente, l’avvento di Cristo, l’unico vero Redentore dell’uomo e di tutto l’uomo”. “Falsi profeti – ha aggiunto – continuano a proporre una salvezza a ‘basso prezzo’ che finisce per generare cocenti delusioni. E’ compito di noi cristiani diffondere, con la testimonianza della vita, la verità del Natale, che Cristo reca ad ogni uomo e donna di buona volontà”.

Per prepararci a questo importante appuntamento “l’atteggiamento spirituale”, secondo il Papa, deve essere quello “dell’attesa vigile ed orante” che è “caratteristica fondamentale del cristiano in questo tempo di Avvento”. Nel salutare poi, a conclusione dell’udienza generale, i giovani, i malati e gli sposi novelli, Benedetto XVI ha parlato del presepe che in questi giorni si sta allestendo nelle case: “Auspico che un elemento così importante, non solo della nostra spiritualità, ma anche della nostra cultura e dell’arte, continui ad essere un semplice ed eloquente modo per ricordare Colui che è venuto ‘ad abitare in mezzo a noi’”.Sir