Vita Chiesa

VERONA 2006; SINTESI AMBITO FRAGILITÀ: TRA LE PROPOSTE RECUPERO DEI MALAVITOSI E ACCOGLIENZA DEI DIVORZIATI

Iniziative di recupero delle persone coinvolte nella malavita e nel crimine organizzato; percorsi di accoglienza e sostegno ai separati, divorziati e divorziati risposati; un documento sulla pastorale carceraria e la creazione di una consulta per il “mondo penale”; l’invito alle scuole cattoliche ad accogliere i più svantaggiati: sono le novità più significative tra le proposte formulate nell’ambito “fragilità”, le cui conclusioni sono state lette e redatte oggi al Convegno di Verona da Augusto Sabatini, giudice e presidente vicario presso il Tribunale per i Minori di Reggio Calabria. Sabatini ha evidenziato la “elevata passione e rilevante varietà” delle riflessioni e delle proposte dei diversi gruppi, oltre al bisogno comune di “cercare luoghi e tempi per far confrontare, collegare, promuovere e sostenere esperienze e carismi molteplici, che meritano di non rimanere frammentari e circoscritti agli specialisti delegati”. Molti hanno fatto notare la difficoltà di una testimonianza a fianco delle persone più fragili, perché spesso “oscurata da esperienze di rifiuto, indisponibilità o limitata sensibilità”. E’ stata, in particolare, auspicata “la riaffermazione della missionarietà della Chiesa”, il “ripensamento dei percorsi educativi e catechetici”, “la vigile attenzione alle forme ai contenuti della comunicazione di massa”, “il maturo riconoscimento dei limiti della supplenza (pur lodevole) nei confronti delle istituzioni pubbliche”.

Tra le proposte concrete emergono anche “il recupero del primato dell’ascolto della Parola di Dio, della preghiera, della comunione alla mensa eucaristica, della spiritualità”, il riconoscimento del valore del diaconato nel servizio alle persone fragili, il “superamento della pastorale per settori”, il “sostegno massimo alle famiglie e alle reti di famiglie”, la diffusione dell’affidamento eterofamiliare e delle “scuole di carità”, “il rinnovato impegno per la cura educativa alla responsabilità, al senso del sacrificio ed alla santità tra i preadolescenti ed adolescenti”. Si auspica inoltre la creazione e il sostegno di “osservatori sociali idonei alla migliore conoscenza del territorio di riferimento”, una maggiore azione di “rilevazione e denuncia delle forme di peccato ed ingiustizia sociale che esigono pura giustizia” e l’istituzione, anche a livello interdiocesano, di una rete o coordinamento delle strutture di servizio e promozione umana. Sabatini ha ricordato inoltre gli “atteggiamenti” e lo “stile” indispensabili per chi si relazione con persone fragili: “il saper stare in compagnia; la ricerca della verità, della riconciliazione e del perdono; un servizio generoso, amorevole, umile ma competente e appassionato: la sobrietà e l’essenzialità nell’uso della ricchezza”, soprattutto da parte “di presbiteri e vescovi”.Sir