Vita Chiesa

VERONA 2006: INCONTRO EUROPEO; RICCARDI, «TRADURRE IL CONCILIO SULLA SCENA EUROPEA GLOBALE»

“Il nostro parlare e vivere la speranza non comincia e non finisce solo con il mondo italiano”, che “ormai dipende da più vasti orizzonti”. Lo ha detto Andrea Riccardi, docente di storia contemporanea all’Università “Roma Tre”, introducendo ieri sera il confronto con esponenti della cultura europea, che ha concluso la terza giornata del IV Convegno ecclesiale nazionale di Verona. “È inevitabile pensare la speranza in termini europei”, ha affermato il relatore, secondo il quale “in un mondo globalizzato è difficile pensare al mondo solo a partire dal territorio. Ogni territorio è una terrazza sul vasto mondo. Spesso invece ci rannicchiamo nel nostro angolo; una posizione che, anche se naturale, diventa perdente”. “Si è detto di tradurre il Concilio in italiano”, ha ricordato Riccardi citando indirettamente la prolusione del card. Tettamanzi: “Ma oggi, a 30 anni dal primo Convegno ecclesiale nazionale – ha aggiunto – forse il problema è pensare il Concilio, pensare la fede, sulla scena europea. Bisogna fare i conti con una dimensione di speranza al plurale”. Sir