Vita Chiesa

VERONA 2006, MESSAGGIO CEI: OCCASIONE PER QUALIFICARE IL SERVIZIO AL PAESE COME TESTIMONI DI SPERANZA

Il 4° Convegno ecclesiale nazionale sarà anche un’“occasione propizia per qualificare il servizio che intendiamo offrire al Paese proprio come testimoni di speranza”. È quanto si legge nel messaggio (testo integrale) della presidenza della Conferenza episcopale italiana in occasione dell’appuntamento ecclesiale che si terrà a Verona dal 16 al 20 ottobre. Il Convegno, dopo quelli di Roma, Loreto e Palermo, vedrà riuniti i delegati sul tema “Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo”. “La sfida – spiega la presidenza Cei – è quella di operare una comunicazione del Vangelo che sia efficace, che incroci i cammini reali, quotidiani dell’uomo. Siamo a metà del decennio ed è utile fare un bilancio della strada percorsa, e rilanciare l’impegno per i prossimi anni”. I vescovi italiani, ricordando la testimonianza della “Chiesa dei primi tempi” e la descrizione della “speranza” fatta nella prima lettera di Pietro, testo che “abbiamo meditato, in questi mesi di preparazione”, affermano: “È proprio questa speranza che dobbiamo testimoniare, e non solo con le parole; una speranza che accompagna e sostiene l’evangelizzazione. Bisogna che le nostre comunità vengano realmente trasformate dall’incontro con il Risorto e, di conseguenza, manifestino uno stile di vita alternativo. Proprio su questo ci confronteremo al Convegno di Verona”.

“Nella preparazione del Convegno – scrive la presidenza della Cei – sono stati evidenziati cinque ambiti dell’esistenza, nei quali la presenza – e reciprocamente l’assenza – della speranza cristiana produce frutti visibili e riconoscibili. Sono gli ambiti della vita affettiva, del lavoro e della festa, della fragilità umana, della tradizione e della cittadinanza. A Verona ci interrogheremo per una verifica della vita delle nostre comunità, per individuare atteggiamenti e scelte che devono derivare dalla speranza che scaturisce dalla fede nel Risorto e per rilanciare l’impegno e la passione per un’esistenza cristiana matura, capace di dare motivi di speranza a tutti gli uomini”. Riflettendo sempre sulla speranza che “il Signore ci fa vivere come discepoli”, i vescovi affermano: “Siamo stranieri e pellegrini sulla terra, nella quale rimaniamo per pochi anni, sperimentando limiti e incertezze; nello stesso tempo «la nostra patria è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo» (Fil 3,20). Ma tutto questo non ci allontana dall’impegno per la città terrena; al contrario, ci permette di camminare e operare sulla terra senza lasciarci condizionare dall’ambizione, dall’interesse, dal bisogno ansioso di prevalere. Chi possiede una speranza incorruttibile può aprirsi serenamente agli altri senza paura. Questa è la nostra vocazione”. “La percezione della distanza che esiste tra ciò che crediamo e il modo concreto di vivere delle nostre comunità non ci avvilisce, ma al contrario – si legge nel messaggio della presidenza Cei in occasione del 4° Convegno ecclesiale – ci stimola a rivolgere sempre di nuovo lo sguardo al Signore, per trovare in lui il desiderio e la forza della conversione. Lo facciamo per noi, certamente, per essere più autentici nella nostra fede; ma lo facciamo per la società intera. Sappiamo, infatti, che la speranza di cui siamo portatori non ci appartiene: appartiene a tutti gli uomini. Sappiamo di essere semplici testimoni, chiamati a indicare una strada di pienezza della vita: la fede nell’amore di Dio, la scelta dell’amore del prossimo, la pienezza della reciprocità nell’amore fraterno”. I vescovi, quindi, illustrando lo svolgimento del Convegno, ricordano in particolare l’incontro con Benedetto XVI, “che verrà a Verona a confermarci nella fede, a dirci parole di coraggio e illuminazione su come vivere nella gioia il nostro essere discepoli di Cristo”. Il messaggio si conclude con l’invito “a quanti non saranno presenti fisicamente di seguire i lavori del Convegno con attenzione e partecipazione ecclesiale e di accompagnarli con la preghiera; lo chiediamo in particolare alle comunità di vita contemplativa”.Sir

Lo Speciale sul Convegno di Verona

Il testo integrale del Messaggio della Presidenza Cei