Vita Chiesa

BENEDETTO XVI ALL’UDIENZA: OGNI DUBBIO PUÒ APPRODARE A UN ESITO LUMINOSO

“La cosa più importante è non distaccarsi mai da Gesù”, perché “la vita cristiana si definisce come una vita con Gesù, fino a identificare la propria sorte con quella di Lui e a voler condividere con Lui la prova suprema della morte”. Lo ha detto il Papa, che proseguendo le catechesi sulle figure degli apostoli si è soffermato durante l’udienza generale di oggi – davanti a una folla di circa 30mila fedeli – sulla figura dell’apostolo Tommaso. Definendo “esemplare” la “determinazione” di quest’ultimo nel “seguire il Maestro”, Benedetto XVI ha fatto osservare come essa “rivela la totale disponibilità ad aderire a Gesù”. Tutto ciò, ha aggiunto il Santo Padre, in sintonia con quanto San Paolo scrive nella lettera ai Corinzi: “Ciò che si verifica tra l’Apostolo e i suoi cristiani deve, ovviamente, valere prima di tutto per il rapporto con i cristiani e Gesù Cristo”, il commento del Papa. Da Tommaso, ha proseguito Benedetto XVI, impariamo anche che ciascuno di noi ha “il diritto, per così dire, di chiedere spiegazioni a Gesù. In tal modo esprimiamo la pochezza della nostra capacità di comprendere, al tempo stesso ci poniamo nell’atteggiamento fiducioso di chi si attende la luce e la forza da chi è in grado di donarle”.

“Beati quelli che non vedono eppure credono”. Grazie a Tommaso, Gesù “enuncia un principio fondamentale per i cristiani che verranno dopo Tommaso, quindi per tutti noi”. Lo ha detto il Papa, citando durante l’udienza generale di oggi la scena “notissima, e persino proverbiale” di “Tommaso incredulo” di fronte a Gesù Risorto, otto giorni dopo la Pasqua. “Il caso dell’apostolo Tommaso – ha commentato Benedetto XVI nell’ultima parte della catechesi – è importante per noi per almeno tre motivi: primo, perché ci conforta nelle nostre insicurezze; secondo, perché ci dimostra che ogni dubbio può approdare a un esito luminoso oltre ogni incertezza; e, infine, perché le parole rivolte da lui a Gesù ci ricordano il vero senso della fede matura e ci incoraggiano a proseguire, nonostante le difficoltà, sul nostro cammino di adesione a Lui”. Evangelizzatore della Siria e della Giordania, Tommaso – ha ricordato il Santo Padre – nel Vangelo di Giovanni viene menzionato “addirittura subito dopo Simon Pietro”, come “testimone del Risorto nel successivo momento della pesca miracolosa sul lago di Tiberiade”, “segno evidente della notevole importanza di cui godeva nell’ambito delle prime comunità cristiane”. L’esempio di Tomaso, ha concluso il Papa, “corrobori sempre di più la nostra fede in Gesù Cristo”.

“Auspico che il turismo promuova sempre più il dialogo e il reciproco rispetto delle culture, diventando così una porta aperta alla pace e alla convivenza armoniosa”. Con queste parole, pronunciate salutando i fedeli italiani al termine dell’udienza generale, il Papa ha ricordato la Giornata mondiale del turismo, che si celebra oggi sul tema: “Il turismo arricchisce”. Davanti ai 30mila pellegrini che gremivano piazza S.Pietro, Benedetto XVI ha inoltre definito il turismo un “fenomeno sociale importante nel mondo contemporaneo”. L’udienza di oggi è stata salutata, fin dal consueto giro d’ingresso nella “papamobile”, da cori e canti nelle diverse lingue, dal tedesco all’africano. Sir