Vita Chiesa

BENEDETTO XVI IN GERMANIA: CERIMONIA DI CONGEDO A MONACO

Un “cordiale saluto e un “sentito ringraziamento” è quello che ha espresso il Papa, stamattina, durante la cerimonia di congedo a Monaco. “Porto impresse indelebilmente nell’animo – ha detto Benedetto XVI – le emozioni suscitate in me dall’entusiasmo e dalla intensa religiosità di vaste moltitudini di fedeli”. Sono stati, ha aggiunto il Santo Padre, “giorni intensi, nei quali mi è stato dato di rivivere nel ricordo tanti eventi del passato che hanno segnato la mia esistenza”.

Il Papa ha, poi, spiegato il senso del suo viaggio in Germania: “Riproporre ai miei concittadini le eterne verità del Vangelo e confermare i credenti nell’adesione a Cristo”, perché “nella fede che in Lui”, si trova la via “anche per costruire un futuro degno dell’uomo già su questa terra”. Ricordando che proprio oggi cade il 25° anniversario della pubblicazione dell’enciclica Laborem exercens di Giovanni Paolo II, Benedetto XVI ha osservato come “la Chiesa, sotto la guida dello Spirito, ha cercato sempre di nuovo nella Parola di Dio le risposte alle sfide emergenti nel corso della storia”, anche per i problemi manifestatisi nel contesto della cosiddetta “questione operaia”, soprattutto a partire dalla seconda metà del secolo XIX.

Prima di congedarsi dalla “amata Patria”, il Papa ha affidato “il presente ed il futuro della Baviera e della Germania all’intercessione di tutti i Santi che sono vissuti sul territorio tedesco servendo fedelmente Cristo e sperimentando nella loro esistenza la verità di quelle parole che hanno accompagnato come leitmotiv le varie fasi della visita: Chi crede non è mai solo”.

Questa esperienza, ha aggiunto Benedetto XVI, “ha fatto sicuramente anche l’autore dell’inno tradizionale del popolo bavarese. Con le sue parole, che sono anche una preghiera, mi piace lasciare ancora un augurio alla mia Patria: Dio sia con te, Paese dei Bavaresi, terra tedesca, Patria! / Sopra i tuoi vasti territori riposi la sua mano benedicente! / Egli protegga la tua campagna e gli edifici delle tue città / e conservi a te i colori del suo cielo bianco e azzurro!”. “A tutti – ha concluso il Papa – un cordiale arrivederci”.Sir