Vita Chiesa

PISTOIA, MONS. SCATIZZI INAUGURA SETTIMANA TEOLOGICA

“Lo dico spesso a chi mi manifesta paura in rapporto all’Islam: il cristianesimo non ha certo bisogno dell’Islam per essere distrutto; bastiamo noi cristiani e proseguendo in questo modo, fra una trentina d’anni ammireremo solo le pietre delle nostre cattedrali perché il cristianesimo sarà morto”. Così mons. Simone Scatizzi, vescovo di Pistoia, inaugurando la “settimana teologica” in corso di svolgimento nel cinema “Verdi” della città toscana e quest’anno dedicata alla “Chiesa che trasmette la fede”. “Dobbiamo certo avere fiducia in Cristo – ha aggiunto mons. Scatizzi -, ma bisogna anche prestare la massima attenzione al nostro modo di essere Chiesa credibile e d’altronde è meglio essere una piccola comunità viva che una grande comunità moribonda”.

La “settimana teologica” è un appuntamento consueto per la diocesi di Pistoia (l’edizione 2006 è, infatti, la ventesima della serie) ma quest’anno c’é un dato particolare: Scatizzi sta per lasciare la diocesi per raggiunti limiti di età. Si aspetta a giorni l’annuncio sul nome del suo successore, ma come al consueto sarà lo stesso Scatizzi (a Pistoia da un quarto di secolo) a concludere, venerdì prossimo 8 settembre, la “settimana” che prevede interventi di Adriano Caprioli e Cesare Nosiglia vescovi di Reggio Emilia e Vicenza, Paolo Sartor dell’ufficio catechistico di Milano, Walter Ruspi direttore dell’ufficio catecumenale della Conferenza Episcopale italiana.

Gli incontri sono guidati da mons. Giordano Frosini, teologo e vicario generale della diocesi, che ha tenuto la prolusione invitando a una “urgente pausa di riflessione nella formazione dei catechisti: ministero troppo delicato per lasciarlo alla buona volontà dei singoli”. Per Frosini la Chiesa “proprio perché basata sul Vangelo è chiamata a essere comunità alternativa, controcorrente, vera casa delle libertà, superdemocrazia, luogo del disturbo, del coraggio e della speranza”. Se saremo capaci di “costruire e testimoniare una Chiesa capace di creare meraviglia – ha aggiunto mons.Frosini – potremo cogliere al balzo la grande occasione che nonostante tutto la storia oggi ci offre”. (ANSA).