Vita Chiesa

E’ MORTO Il CARD. WILLEBRANDS; BENEDETTO XVI: ‘PASTORE INFATICABILE AL SERVIZIO DELL’UNITÀ DELLA CHIESA’

“Pastore infaticabile al servizio del popolo di Dio e dell’unità della Chiesa”. Così Benedetto XVI definisce il card. Johannes Willebrands, presidente emerito del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, morto oggi alla soglia dei 97 anni, che avrebbe compiuto il 4 settembre. Appresa la notizia della morte del cardinale, il Papa ha inviato due telegrammi di cordoglio: uno al card. Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, l’altro al card. Adrianus Johannes Simonis, arcivescovo di Utrecht (Paesi Bassi).

Nel telegramma al card. Kasper, il Pontefice scrive: “Apprendendo la notizia della morte del nostro carissimo fratello, assicuro a voi e a tutti i vostri collaboratori la mia preghiera e la mia vicinanza spirituale. Sono partecipe del vostro dolore e rendo grazie al Signore per tutto il lavoro compiuto dal cardinale nelle relazioni ecumeniche, di cui fu ardente sostenitore fin dall’inizio del sacerdozio e, in modo particolare, all’indomani del Concilio Vaticano II. Egli contribuì a sviluppare e a intensificare il dialogo tra tutte le Chiese e le comunità cristiane”.

Nel telegramma inviato al card. Adrianus Johannes Simonis, arcivescovo di Utrecht (Paesi Bassi), per la morte del card. Willebrands, Benedetto XVI afferma: “Sono partecipe del vostro dolore e di tutti i vostri diocesani. Nello stesso tempo, rendo grazia per questo pastore infaticabile al servizio del popolo di Dio e dell’unità della Chiesa, che fu chiamato dal mio predecessore Paolo VI a dare nuovo slancio al dialogo ecumenico. Associandomi alla preghiera della famiglia del defunto e di tutta la comunità riunita nel dolore, chiedo al Signore di accogliere nella pace del Suo Regno questo fedele servitore della Sua parola e della fratellanza tra tutti i cristiani e, in segno di conforto, invio a voi e alla famiglia del defunto, a tutte le persone che gli sono state vicine e a coloro che partecipano alle esequie un’affettuosa benedizione apostolica”.

Il cardinale Willebrands, che avrebbe compiuto 97 anni il prossimo 4 settembre, è stato uno dei protagonisti del dialogo ecumenico prima con Giovanni XXIII e poi con Paolo VI. Era nato in Bovenkarspel, diocesi di Haarlem (Paesi Bassi), il 4 settembre 1909. Fu ordinato sacerdote il 26 maggio 1934; nel 1958, l’episcopato olandese lo designò delegato per le attività ecumeniche e 2 anni più tardi – il 24 giugno del 1960 – Giovanni XXIII lo nominò segretario dell’appena costituito Segretariato per l’unione dei cristiani, che durante i lavori del Concilio Vaticano II si occupò della preparazione dei documenti relativi all’ecumenismo, alla libertà religiosa e ai rapporti con le religioni non cristiane. Eletto alla Chiesa titolare vescovile di Mauriana il 4 giugno 1964 e consacrato il 28 giugno dello stesso anno, intraprese un gran numero di iniziative per rendere più intenso il dialogo tra la Chiesa cattolica e le altre Chiese cristiane. Il 12 aprile 1969 Paolo VI lo nominò presidente del Segretariato per l’unione dei cristiani. Sempre Paolo VI lo creò cardinale nel Concistoro del 28 aprile 1969. Il 6 dicembre 1975 fu promosso arcivescovo di Utrecht e, quindi, primate d’Olanda, continuando nello stesso tempo a presiedere il Segretariato per l’unione dei cristiani. Il 3 dicembre 1983 ha rinunciato alla guida pastorale della diocesi di Utrecht. Presidente emerito, dal 1° dicembre 1989, del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, il cardinale Willebrands avrebbe compiuto 97 anni il prossimo 4 settembre.Sir