Vita Chiesa
ECUMENISMO: CONVEGNO CEI, IL DOCUMENTO FINALE
La Carta ecumenica come parametro delle relazioni reciproche: questa la dichiarazione della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo della Cei, della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei) e della Sacra Arcidiocesi ortodossa d’Italia, contenuta nel documento finale, presentato, stamattina, al termine del III convegno ecumenico nazionale, che si è svolto a Terni, sul tema I cristiani e l’Europa.
Il documento, che ricorda come l’appuntamento di Terni rappresenti la tappa italiana del percorso della terza Assemblea ecumenica europea e abbia trovato ispirazione nel tema indicato per l’Assemblea di Sibiu: la luce di Cristo illumina tutti, contiene anche delle raccomandazioni” dei partecipanti al convegno alle Chiese cristiane d’Italia: lo studio e l’approfondimento dei contenuti e degli impegni della Carta ecumenica ad ogni livello di attività pastorale; l’estensione del processo di dialogo di cui la Carta ecumenica è simbolo alle Chiese e confessioni cristiane che ancora non vi aderiscono; l’orientamento all’ecumenismo della formazione degli studenti in teologia; l’attenzione ai problemi della comunicazione in materia di ecumenismo anche attraverso la collaborazione permanente delle esistenti strutture.
Alcune raccomandazioni da parte dei partecipanti al III convegno ecumenico internazionale anche per i delegati delle Chiese italiane alla terza Assemblea ecumenica europea che si svolgerà a Sibiu (Romania), nel 2007: la comunione con l’ebraismo, le relazioni amichevoli con l’islam, l’incontro con le altre religioni e visioni del mondo vanno incrementati da parte di tutte le Chiese cristiane d’Europa; l’urgenza di dare effettivo riconoscimento e pieno compimento ai diritti del migrante nello spirito del documento Le migrazioni in Europa’ (redatto da Acli, Associazione Centro Welcome, Comunità di S. Egidio, Centro Astalli, Fcei e Fondazione Migrantes in vista di Sibiu e presentato durante il III convegno ecumenico nazionale, n.d.r.), lotta contro le disuguaglianze economiche ed ogni forma di sfruttamento e di traffico di esseri umani; la necessità che l’Europa definita nella Carta ecumenica non si chiuda nei propri confini ma mantenga un dialogo con il resto del mondo, con particolare attenzione per il Mediterraneo e il Medio Oriente.