Vita Chiesa

ASSEMBLEA CEI: CARD. RUINI, FUTURO DEL CLERO E’ PROBLEMA SERIO; DISCERNIMENTO E RIGORE PER AMMISSIONE A SEMINARI

Il futuro del clero? “Dipende dalle diocesi”, in un’Italia dove “l’andamento vocazionale è molto differenziato” e alcune di esse presentano “gravi problemi”, mentre altre “ordinano più sacerdoti rispetto a 50 anni fa”. Così il card. Camillo Ruini, presidente della Cei, ha risposto alle domande dei giornalisti, nel corso dell’ultima conferenza stampa dell’assemblea generale della Cei, che si è conclusa oggi in Vaticano. “Il problema è senza dubbio serio, ma complessivamente non ci troviamo in una situazione di grave emergenza, tale solo in alcune diocesi”, ha puntualizzato il porporato facendo il punto sulle vocazioni al sacerdozio nel nostro Paese. “È evidente – ha aggiunto – che la capillarità che c’era 50 anni fa non è più ipotizzabile per il futuro”, e per questo i vescovi stanno “promuovendo molte risposte”, a partire dal “maggiore impegno dei laici e dei diaconi” e facendo leva sulla “maggiore mobilità dei sacerdoti”, per esempio nei paesi di montagna. “Naturalmente, più la presenza dei preti è capillare, meglio è”, ha commentato Ruini, per il quale nella comunità ecclesiale “non c’è nulla che possa sostituire il contatto personale”.

Alla crisi di vocazione in alcune diocesi, ha reso noto il presidente della Cei, contrasta “l’aumento delle vocazioni in gran parte del Sud”. In ripresa anche i seminari minori: in quello di Roma, rimasto negli ultimi anni con tre alunni, ce ne sono ora 17 e per l’anno prossimo dai 25 ai 30.

“Quello dell’educazione affettiva nei seminari e negli istituti religiosi è un grande tema, da affrontare con la massima serietà e col massimo rigore”. A ribadirlo è stato oggi il card. Camillo Ruini, presidente della Cei, nel corso della conferenza stampa finale della 56° Assemblea generale dei vescovi italiani, conclusasi oggi in Vaticano. “Lo stesso Papa – ha aggiunto rispondendo alle domande dei giornalisti – nell’udienza che ci ha riservato ieri ha parlato del discernimento, da attuare già nelle ammissioni ai seminari”.

E per quanto riguarda la vita affettiva “va garantito un filtro il più rigoroso possibile”. Interrogato in merito alla figura del fondatore dei Legionari di Cristo, padre Marcial Maciel Degollado, sottoposto a sanzioni dal Vaticano per alcune vicende di abusi su ex seminaristi, Ruini ha risposto che sarebbe un “collegamento indebito” sostenere che, se ci sono ombre sulla figura del fondatore, si debba formulare un giudizio negativo sull’intera Congregazione dei Legionari di Cristo. “Non voglio dare un giudizio sulla persona, che ho incontrato una sola volta in vita mia”, ha dichiarato il presidente della Cei, che ha aggiunto: ”Nella mia esperienza personale – ho visto spesso che, sebbene la persona del fondatore o della fondatrice di un ordine religioso presentasse dati dubbi o discutibili, l’albero che ne è poi uscito è molto sano”. Sir