Vita Chiesa

DIALOGO INTERRELIGIOSO: MESSAGGIO AI BUDDISTI PER LA FESTA DEL VESACH, «INSIEME AL SERVIZIO DELL’UMANITÀ»

Un invito ai buddisti e ai cristiani perché collaborino insieme “al servizio dell’umanità”. E’ contenuto nel messaggio che quest’anno il Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso ha inviato ai buddisti per la festa del “Vesach”. E’ la principale ricorrenza buddista, in cui si ricordano tre momenti fondamentali della vita del Buddha storico. La tradizione vuole infatti che egli sia nato, abbia ottenuto l’illuminazione e sia scomparso con l’entrata nel Nirvana sempre durante la luna piena del mese di maggio. Il messaggio era firmato ogni anno dal presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso. Quest’anno la firma non c’è in quanto mons. Michael Fitzgerald – alla guida del dicastero vaticano dal 2002 – ha lasciato Roma per Il Cairo, dove ha assunto la carica di nunzio apostolico in Egitto e l’incarico di delegato presso l’Organizzazione della Lega degli Stati Arabi. Il messaggio – diffuso questa mattina dalla Sala Stampa della Santa Sede – ricorda ai buddisti l’ultima Enciclica di Benedetto XVI “Dio è amore” e spiega che per i cristiani “l’amore per Dio e quello per i propri simili sono inseparabili e formano un unico insegnamento”. La Chiesa cattolica, inoltre, riconosce e apprezza “l’importanza” che anche i buddisti danno “all’amore verso il prossimo”. E’ un amore – si legge nel messaggio – “pronto a sacrificare i propri interessi a beneficio dell’umanità”. Da qui parte il cuore del messaggio, e cioè un invito: “In questo mondo, nel quale si usa e si abusa tanto della parola amore, non sarebbe utile se i buddisti ed i cristiani riscoprissero il suo significato originale a partire dalle proprie rispettive tradizioni e condividessero gli uni con gli altri ciò che hanno compreso? Sarebbe un incoraggiamento, per i seguaci di entrambe le tradizioni, a lavorare insieme per costruire delle relazioni basate sull’amore e sulla verità, a promuovere il reciproco rispetto, a portare avanti il dialogo ed un’ulteriore collaborazione a servizio dei bisognosi”.Sir