Un pensiero ai malati, specialmente quelli che, in ogni parte del mondo, oltre alla mancanza della salute, soffrono anche la solitudine, la miseria e l’emarginazione. Lo ha rivolto ieri mattina papa Benedetto XVI prima della preghiera mariana. Ieri, memoria liturgica della Beata Vergine di Lourdes, la Chiesa ha celebrato la Giornata Mondiale del Malato, che quest’anno ha visto svolgersi ad Adelaide, in Australia, le manifestazioni più importanti, comprendenti anche un Convegno internazionale sul tema della salute mentale. La malattia ha detto il Papa – è un tratto tipico della condizione umana ma proprio in queste domeniche ha aggiunto -, il Vangelo di Marco ci presenta Gesù che si dedica alla predicazione e alla guarigione dei malati nei villaggi della Galilea. Cristo ha detto il Papa è dunque il vero medico dell’umanità, che il Padre celeste ha mandato nel mondo per guarire l’uomo, “la mano di Dio tesa all’umanità, perché possa uscire dalle sabbie mobili della malattia e della morte, rialzarsi in piedi sulla salda roccia dell’amore divino. Nella sua riflessione il papa ha anche ricordato coloro che negli ospedali e in ogni altro centro di cura accudiscono i malati e si adoperano per la loro guarigione. Sir