Vita Chiesa

ASSEMBLEA ECUMENICA: CONCLUSA OGGI LA TAPPA DI ROMA

Al termine della preghiera, ognuno dei 150 delegati ha acceso una candela. “Portiamo simbolicamente questa luce – ha detto mons. Amédée Grab, presidente del Ccee – nelle nostre nazioni e comunità. Sarà una Luce per l’Europa”. Si è concluso così questa mattina l’incontro che dal 24 al 27 gennaio ha riunito a Roma 150 delegati di 44 Paesi europei per dare il via al cammino preparatorio che porterà le Chiese d’Europa alla Terza Assemblea ecumenica di Sibiu, nel 2007 sul tema “La luce di Cristo illumina tutti. Speranza di rinnovamento e unità in Europa”.

“In questi giorni – ha detto mons. Vincenzo Paglia, co-presidente Ccee del Comitato preparatorio – Roma è stata più ricca per la presenza delle vostre persone e per la presenza di ciò che rappresentate. Non volevamo presentarvi una Roma perfetta che non esiste, ma farvi sentire il calore dell’amore”.

“Abbiamo capito – ha detto in conferenza stampa, Colin Williams, segretario generale della Kek – che il modo migliore per camminare insieme è l’amicizia, il riconoscersi fratelli e sorelle in Cristo con le stesse speranze e gli stessi desideri. Qui a Roma, uomini e donne si sono incontrati ed hanno riscoperto che ciò che li unisce è molto più di ciò che li divide. Non abbiamo nascosto le differenze ma abbiamo lavorato con onestà. Questa franchezza è un segno di speranza perché indica la volontà di andare avanti nel cammino ecumenico”.

Dopo Roma, il cammino verso Sibiu procederà con una serie di incontri nazionali ed una tappa a Wittemberg, in Germania. “Gli scopi di quello che vogliamo raggiungere con l’Assemblea di Sibiu – ha detto Margarethe Isberg, decana di Vasteras della Chiesa luterana di Svezia – sono diventati in questi giorni più chiari. Ora siamo in grado di ritornare nei nostri Paesi e di piantare il seme. Abbiamo un lavoro enorme da fare”.

I giornalisti hanno chiesto se nelle giornate di Roma, i delegati hanno deciso quale metodo usare per l’approvazione del documento finale di Sibiu. “Sarà – ha risposto mons. Aldo Giordano, segretario generale del Ccee – la Charta Oecumenica il documento base che accompagnerà i lavori di Sibiu”. Dunque non ci sarà un documento vero e proprio ma “un messaggio finale che verrà votato a consenso. Si farà – ha spiegato mons. Giordano – come abbiamo fatto per la stesura qui a Roma della Lettera ai cristiani d’Europa. Il testo verrà presentato più volte, ognuno farà le sue osservazioni e si cercherà di rispettare tutte le opinioni”. Ci saranno poi – durante l’Assemblea di Sibiu – una serie di Forum che elaboreranno “dei commenti o degli allegati” alla Charta Oecumenica. Sul metodo di approvazione di questi testi, il comitato preparatorio Cceee-Kek sta ancora lavorando.Sir