Vita Chiesa

ASSEMBLEA CEI: MONS. BETORI, NESSUN DIBATTITO TRA I VESCOVI SUL CONCORDATO

I vescovi italiani “non sentono l’esigenza di aprire alcuna discussione” sul Concordato. A ribadirlo è stato oggi mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Cei, nel corso della prima conferenza stampa della 55ª Assemblea generale dei vescovi italiani, in corso ad Assisi fino al 18 novembre. “Né le forze politiche, né le forze culturali, né il sentire diffuso della gente, se non alcuni casi marginali – ha detto Betori facendo eco ad alcune dichiarazioni già rilasciate nei giorni scorsi – sentono l’urgenza di aprire un dibattito su una riforma o tanto meno un’abolizione del Concordato”.

Molto sentito, invece, tra i 260 vescovi presenti ad Assisi il tema della “laicità”, oggetto di sei interventi che hanno oggi fatto seguito alla prolusione pronunciata ieri dal card. Ruini. In particolare, ha riferito Betori, i presuli hanno chiesto di “sviluppare il concetto di laicità positiva”, di cui ha parlato il Papa, in modo da “approfondirlo per mutare timori” e fare del cattolicesimo “un presidio di vero umanesimo”.

“L’articolazione all’interno del mondo laico – ha proseguito Betori – fa sì che i vescovi sentano con più urgenza il bisogno di rispondere alle esigenze di umanizzazione che vengono dalla società”. “La formula etsi Deus non daretur (come se Dio non ci fosse, ndr.) – ha spiegato infatti il segretario generale della Cei riferendo del dibattito in corso tra i vescovi ad Assisi – che è stato la formula dominante, è andata bene finché i contenuti culturali laici sono stati umanamente affini ai contenuti evangelici. Nel momento in cui i principi laici si sono distaccati dalla matrice cristiana, e hanno dato luogo ad altre forme ad essa opposte, il mondo laico – e siamo ai nostri giorni – ha vissuto una frammentazione al suo interno e l’etsi Deus non daretur non ha retto più come principio di unità della società”. Di qui l’esigenza, per la Cei, a partire dal primato della “questione antropologica”, di “far valere la piena cittadinanza del cattolicesimo nella società italiana. Il cristianesimo, ed il cattolicesimo in particolare, è una religione, ma ha una piena valenza civile”.

I vescovi – ha riferito Betori – da Assisi hanno dunque chiesto che “si stimoli all’interno del mondo cattolico, ed in dialogo con gli altri, un dibattito” sulla “laicità positiva”, anche attraverso “iniziative specifiche”, in collaborazione con il Forum promosso dal Sevizio Cei per il “progetto culturale”.Sir

Prolusione card. Ruini alla 55ª Assemblea Cei (14 novembre 2005)