Vita Chiesa

SINODO DEI VESCOVI: EVITARE GLI ABUSI LITURGICI

Troppo “esortazioni” del prete dal pulpito, canti “con alcuni tipi di strumenti musicali”, vestiti sacerdotali “incongrui”, un semplice inchino e non una genuflessione quando si passa davanti all’Eucaristia. Sono questi alcuni “abusi liturgici” da evitare, secondo i padri sinodali riuniti in Vaticano fino al 23 ottobre. Ad elencarli ai giornalisti è stato don Giorgio Costantino, addetto stampa per il gruppo linguistico italiano, nel “briefing” di oggi con i giornalisti, presso la sala stampa della Santa Sede.

Di “abusi liturgici” si è parlato nel corso della discussione libera di ieri pomeriggio, quando il segretario generale del Sinodo, mons. Nikola Eterovic, per garantire maggiore “libertà” ai padri sinodali ha assicurato che gli addetti stampa “non avrebbero riferito i nomi degli intervenuti, ma solo i contenuti degli interventi”, ha spiegato don Costantino. “L’abuso liturgico è una ferita alla bellezza della liturgia”, hanno detto i padri secondo quanto riferito dall’addetto stampa, invitando ad “attenersi alle norme liturgiche” durante le messe e a tenere in considerazione in particolare i “principi e norme” inseriti all’inizio del Messale. C’è chi ha detto inoltre che “sarebbe bene evitare le messe solitarie”, perché “la messa senza il popolo di Dio non ha valore pastorale” e chi ha messo l’accento sulla questione dell’intercomunione, “in particolare tra ortodossi e cattolici”, esortando ad inserire nel calendario sinodale un momento di “sintesi” sugli interventi in merito ascoltati durante il Sinodo. Sir

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