Vita Chiesa
BENEDETTO XVI: GIOVANI DI TUTTO IL MONDO VENITE A COLONIA!
Nel primo Angelus dalla Villa Pontifica di Castel Gandolfo, sui Castelli romani, papa Benedetto XVI prepara gli imminenti impegni dell’estate e in particolare la Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) a Colonia. Parlando dal balcone del cortile interno alle migliaia di pellegrini radunati, il pontefice ha invitato tutti i giovani credenti del mondo intero, anche quanti non potranno prendere parte a così straordinario evento ecclesiale, ad unirsi in un comune pellegrinaggio spirituale verso le sorgenti della nostra fede. La GMG è nata da un’intuizione di Giovanni Paolo II: i suoi raduni hanno raccolto milioni di giovani di diverse nazionalità in molte capitali del mondo. Essa è stata spesso definita una Woodstock cattolica. In realtà essa è una settimana folta di incontri, testimonianze e preghiere. Sono rimaste famose le GMG di Tor Vergata nel 2000 e quella di Manila (5 milioni di persone) nel 1995. Papa Benedetto sottolinea: la GMG costituisce un privilegiato incontro con Cristo, nella salda consapevolezza che solo Lui offre agli esseri umani pienezza di vita, di gioia e di amore.
Alla fine della riflessione e della preghiera mariana, il pontefice ha salutato in diverse lingue (anche in ucraino). Ma prima ha espresso il suo saluto e la sua gioia per la decisione dell’IRAS a rinunciare alla lotta armata. Ecco il testo delle parole del Papa:
Dopo la preghiera il pontefice ha aggiunto:
Come sapete, nei giorni scorsi l’Irish Republican Army (IRA) dell’Irlanda del Nord ha annunciato di aver formalmente ordinato la fine della lotta armata in favore dell’uso esclusivo di trattative pacifiche. È una bella notizia, che contrasta con le dolorose vicende di cui siamo quotidianamente testimoni in tante parti del mondo e che giustamente ha suscitato soddisfazione e speranza in quell’isola e nell’intera comunità internazionale. Da parte mia, sono particolarmente lieto di unirmi a tali sentimenti. Inoltre incoraggio tutti, senza eccezioni, a continuare a percorrere con coraggio il cammino tracciato e a intraprendere ulteriori passi che permettano di rafforzare la fiducia reciproca, promuovere la riconciliazione e consolidare le trattative verso una pace giusta e duratura. Lo faccio con lo stesso vigore con cui il mio venerato Predecessore Giovanni Paolo II a Drogheda, nel settembre del 1979, implorava di allontanarsi dai sentieri della violenza e di tornare sulle vie della pace. All’intercessione di Maria Ss.ma, a San Patrizio e a tutti i Santi d’Irlanda affidiamo la nostra comune preghiera per questa intenzione.