Vita Chiesa

BENEDETTO XVI: «IL MINISTERO PETRINO NON SIA VISTO COME PIETRA D’INCIAMPO»

“Il ministero petrino del Vescovo di Roma non sia visto come pietra d’inciampo ma come sostegno nel cammino sulla via dell’unità, e ci aiuti a giungere quanto prima a realizzare l’anelito di Cristo: “ut unum sint”. Con queste parole Benedetto XVI ha concluso ieri la sua riflessione all’Angelus dopo la messa celebrata nella basilica vaticana per l’imposizione dei palli a trenta arcivescovi metropoliti nella solennità dei santi apostoli Pietro e Paolo. “Quale Vescovo di Roma – ha aggiunto – il Papa svolge un servizio unico e indispensabile alla Chiesa universale: è il perpetuo e visibile principio e fondamento dell’unità dei Vescovi e di tutti i fedeli”.

Benedetto XVI ha quindi rivolto “un saluto cordiale“ e “con affetto” alla delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli presente alla celebrazione. “Come non ricordare – ha detto il Papa – quest’oggi che il primato della Chiesa che è in Roma e del suo Vescovo è un primato di servizio alla comunione cattolica. A partire poi dal duplice evento del martirio di Pietro e di Paolo, tutte le Chiese incominciarono a guardare a quella di Roma come al punto di riferimento centrale per l’unità dottrinale e pastorale”. A questo riguardo ha citato il Concilio Vaticano II (Lumen Gentium, 13) per riaffermare, nella legittima presenza delle Chiese particolari, “il primato della Cattedra di Pietro, la quale presiede alla comunione universale della carità”. Una riflessione che aveva poco prima approfondito nell’omelia della messa riferendosi in particolare alla “Chiesa una, santa, cattolica e apostolica”.

In segno di accoglienza e cordialità Benedetto XVI alle ore 13 ha pranzato con la delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli.Sir