Vita Chiesa

BENEDETTO XVI: UN RICHIAMO AL «FORTE VENTO» ALL’UDIENZA DEL MERCOLEDÌ

È iniziata con un accenno al forte vento che sta tirando in piazza San Pietro l’udienza del mercoledì di Benedetto XVI davanti a circa 35 mila fedeli. “Il forte vento che spira ricorda il vento dello Spirito Santo. Che possa illuminarci nella meditazione del salmo 110” ha detto il Papa tra gli applausi della piazza. “Un inno di lode e di ringraziamento che – ha spiegato – definiscono Dionei suoi attributi e nell’opera di salvezza: si parla di ‘pietà’ di ‘tenerezza’ di giustizia di ‘potenza’ di ‘verità’ di ‘rettitudine, di ‘fedeltà’ di ‘alleanza’ di ‘opere’ di ‘prodigi’ persino di cibo che egli dona e, alla fine del suo nome glorioso, ossia della sua persona”. “La preghiera, quindi, è contemplazione del mistero di Dio e delle meraviglie che opera nella storia della salvezza”. Secondo Benedetto XVI “il cuore del salmo si trasforma in un inno all’alleanza, a quel legame intimo che vincola Dio al suo popolo”. Un legame che “comprende il dono fondamentale del cibo e quindi della vita che nella rilettura cristiana si identificherà con l’Eucarestia”. C’è poi “il dono della terra” che allude “alla grande vicenda dell’Esodo, quando il Signore si rivela come il Dio della liberazione”. La sintesi del salmo è dunque “nel tema del patto speciale tra il Signore ed il suo popolo”. Da qui “la contemplazione del volto divino, della persona del Signore espressa attraverso il suo nome santo e trascendente”. “E se la prima parola del canto – ha concluso Benedetto XVI – era stata quella del ringraziamento l’ultima è quella della lode. La Gratitudine dell’orante non conosce sosta, risuona nella preghiera ‘senza fine'”.Sir