Vita Chiesa

AZIONE CATTOLICA: BETORI, «I VESCOVI SANNO CHE POSSONO CONTARE SULL’AC»

Dalle letture della celebrazione d’apertura, mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Cei, ha tratto alcune indicazioni e piste di lavoro per la XII assemblea nazionale dell’Azione cattolica in corso a Roma. Betori durante il suo intervento ha parlato dell’Ac come “luogo di esperienza della pace di Cristo, quella che nasce dalla consapevolezza di essere redenti dalla sue mani e dal suo costato e di essere da lui mandati a continuare la missione di riconciliazione che il Padre gli ha affidato. Educare le persone all’attesa dell’incontro, alla gioia del riconoscimento, alla disponibilità all’impegno: sta qui un modello di progetto formativo, che non si limita a trasmettere conoscenze, a educare i comportamenti, a creare occasioni di convivialità, ma va al fondo dell’esperienza cristiana e nella Parola, nei sacramenti e nella vita fraterna rende visibile Cristo stesso”.

Mons. Betori ha aggiunto: “Si è cristiani perché la porta che abbiamo aperto nel nostro cuore, per far entrare Cristo, diventa anche il passaggio per far uscire la nostra nuova identità e farla diventare Vangelo per gli altri”. Vari i riferimenti agli eventi ecclesiali di questi giorni: “Essi ci dicono come sempre Dio apra le porte dell’annuncio suscitando turbamento, interrogativi, attese, speranze nel cuore dell’umanità: quanto stupore e quanto riconoscimento abbiamo visto sul volto della gente di fronte alla testimonianza che ha lasciato Giovanni Paolo II e al messaggio di fede che la Chiesa ha saputo trasmettere nella sua morte e nell’accogliere il nuovo pastore universale Benedetto XVI”.

Nelle conclusioni il segretario della Cei ha affermato: “Ritengo che all’Azione cattolica sia in particolare richiesto di portare quella esperienza che le viene dal poter coniugare la ferialità della vita dei suoi membri – fedeli laici nelle comuni condizioni dell’esistenza familiare, lavorativa, sociale… – e il loro radicamento nella struttura viva della Chiesa – la diocesi prima e poi la parrocchia – che ne esprime il particolare legame con i pastori. I vescovi italiani sanno di poter contare sull’Ac come un luogo in cui le ragioni della ecclesialità e quelle della laicità si incontrano, facendosi strumento di inculturazione del Vangelo per il nostro tempo”. (Sir)