Vita Chiesa
BENEDETTO XVI: CARD. LEHMANN (VESCOVI TEDESCHI), «SIMBOLO VIVENTE DELLA TESTIMONIANZA CONTINUA DELLA CHIESA»
In occasione dell’elezione di Papa Benedetto XVI, card. Karl Lehmann, presidente della Conferenza episcopale tedesca, ha rilasciato a Roma la seguente dichiarazione: I vescovi tedeschi, e con loro soprattutto i cristiani cattolici si congratulano con il Santo Padre, Papa Benedetto XVI, per la sua elezione a Vescovo di Roma e 265mo successore di San Pietro, capo della Chiesa cattolica e Patriarca dell’Occidente. Gli auguriamo la pienezza dei doni dello Spirito Santo per guidare la Chiesa nel cuore del mondo odierno. I 115 membri del Conclave, venuti da tutti i Continenti hanno scelto nel decano del collegio cardinalizio card. Joseph Ratzinger, un uomo di chiesa che è per loro simbolo vivente della testimonianza continua della Chiesa, sostenuta dalla Sacra Scrittura e dalla tradizione ecclesiastica di tutti i secoli, un coraggioso garante della solidità della fede nonostante tutte le trasformazioni, un teologo dotato, conosciuto da decenni in tutto il mondo e uno dei più stretti collaboratori di Giovanni Paolo II, che pochi giorni prima della sua morte, in quello che fu il loro ultimo colloquio lo aveva ringraziato per il suo prezioso contributo.
Lehmann ha rievocato il lavoro svolto dal card. Ratzinger in qualità di Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede affermando che ha adempiuto uno dei compiti più delicati, ossia mantenere intatta la sostanza della fede cattolica nel mezzo di tutti i cambiamenti spirituali, sociali e teologici e conservarla anche in molti contrasti. È quasi ovvio che nonostante l’attuale pluralismo delle opinioni, anche nella stessa Chiesa non tutti hanno potuto e voluto seguirlo. Ma egli ha ottenuto ovunque, anche nell’opposizione, rispetto per i suoi meriti teologici e il riconoscimento del suo coraggio anticonformista nel dialogo e nella discussione con le forze contemporanee.
Ciò vale proprio anche per l’incontro con il mondo dello spirito e della politica. Penso ha detto ancora Lehmann – al colloquio con Jürgen Habermas, all’ammissione nella famosa Academie française e alla recente disputa nel Senato italiano sul valore della vita e sui problemi bioetici ad essa connessi.
Lehmann ha altresì ricordato il ruolo rilevante svolto da Ratzinger per il rinnovamento della Chiesa durante il Concilio vaticano II. Non sussiste alcun dubbio di principio sulla sua posizione verso gli sforzi e sui colloqui ecumenici con le Chiese riformate e con le Chiese orientali. Lo dimostrano le numerose pubblicazioni di oltre cinquant’anni.
Il nome scelto dal nuovo Papa è una vera sorpresa, perché si ricollega ad un pontefice (Benedetto XV) che sebbene non abbia potuto realizzare i suoi concreti obiettivi di pace, ha agito comunque ampiamente come papa dell’intesa e della riconciliazione, favorendo così notevolmente il prestigio della Santa Sede in un periodo difficile.