Vita Chiesa
CONCLAVE: IL GIURAMENTO DEI CARDINALI NELLA CAPPELLA SISTINA
Con il giuramento dei 115 cardinali elettori nella Cappella Sistina, è iniziato il primo Conclave del terzo millennio, per l’elezione del 264° successore di Pietro. Poco prima delle 17, infatti, il card. Joseph Ratzinger, decano del Collegio cardinalizio, ha letto la formula di giuramento prevista dalla costituzione apostolica Universi Dominici Gregis. Sotto al Giudizio Universale di Michelangelo, ai piedi dell’altare marmoreo dietro al quale troneggia il Cristo crocifisso, Ratzinger contornato ai due lati dalla schiera delle berrette rosse, disposte in due file per ciascun lato ha pronunciato il latino le parole contenute nell’esortazione apostolica del 1996, e confermate dal Papa nel 1998 con il nuovo Ordo Rituum Conclavis: fedeltà alla costituzione apostolica del Papa, impegno a svolgere fedelmente il ministero petrino in caso di elezione e rispetto del segreto assoluto durante tutto lo svolgimento del Conclave, i capisaldi principali della formula collettiva, prima del giuramento singolo dei cardinali elettori.
Il primo a giurare, con la formula di rito Ed io cardinale , prometto, mi obbligo e giuro è stato lo stesso decano del Collegio cardinalizio. La processione dei cardinali elettori ha visto ogni porporato fermarsi dal lato opposto a quello in cui aveva pronunciato la formula collettiva di giuramento il card. Ratzinger: al centro, un leggio di legno con il libro del Vangelo, su cui ogni cardinali ha pronunciato la formula sintetica di giuramento poggiando sulle pagine aperte la mano destra, dopo che il Vangelo era stato presentato ad ognuno di essi dai cerimonieri. Così Dio mi aiuti e questi Santi Evangeli che tocco con la mia mano, la seconda frase pronunciata da ognuno dei cardinali nel loro turno di giuramento.