Pellegrinaggi al via per rendere omaggio a Giovanni Paolo II che da venerdì 8 aprile riposa nelle Grotte Vaticane, nel sepolcro che fu di papa Giovanni XXIII. Sono ancora migliaia i pellegrini, infatti, rimasti a Roma dopo le esequie, per recarsi sulla tomba di papa Wojtyla e tanti altri se ne aggiungeranno. La notizia diffusa ieri dalla Sala Stampa della Santa Sede dell’apertura delle Grotte Vaticane ai fedeli a partire da mercoledì 13 aprile, (ore 7), ha indotto molti fedeli ad organizzarsi per l’ingresso che molto probabilmente sarà consentito per piccoli gruppi dato lo spazio limitato del luogo. Storicamente le Grotte Vaticane sono da considerarsi l’elemento di sutura tra l’attuale basilica e quella, scomparsa, costantiniana. Si compongono di Grotte Nuove e Grotte Vecchie. Quelle Nuove furono create tra il 1534 ed il 1546 da Paolo III. Nel 1606 Paolo V fece abbattere la parte anteriore dell’antica basilica e furono create le Grotte Vecchie, dove, da allora, furono trasportati monumenti sepolcrali, altari, scultura e mosaici dell’antico San Pietro. In tempi moderni (1940-1950) per iniziativa di Pio XII furono aggiunte dieci nuove sale. Durante questi lavori venne alla luce il piano dell’antica basilica costantiniana, che risultò fondata direttamente sul colle dove era una necropoli romana del I sec.Sir