Vita Chiesa

FUNERALI PAPA, MISERICORDIE, PRIME AD ARRIVARE E ULTIME A PARTIRE; A ROMA 561 CONFRATELLI

Le Misericordie d’Italia sono state fra le ultime, oggi, a lasciare il campo base della protezione civile a Castelnuovo di Porto, a 30 chilometri da Roma. Erano arrivate qui chiamate dal Dipartimento nazionale sabato scorso. Una settimana lunga e impegnativa che ha raccolto a Roma 561 confratelli, oltre 100 ambulanze e altri 80 mezzi di soccorso. Tutte le province d’Italia coinvolte: 112 le Misericordie provenienti, tra le altre città, da Firenze, Pisa, Siena, Arezzo, Prato, Lucca, Livorno e Grosseto. Un immenso “esercito del bene” che in questi giorni trascorsi nella capitale non si è risparmiato nemmeno un istante. Ventiquattro ore al giorno sul campo, in ogni parte della città sensibile all’arrivo dei milioni di pellegrini. A piedi, in ambulanza, in moto, sui fuoristrada: ogni mezzo è stato utile per portare in fondo la missione e per evitare problemi. Turni di servizio fino a 12 ore, camminate estenuanti, momenti di attesa infiniti.

Dei 6021 volontari oltre 2000 erano toscani. Sabato, nel primo pomeriggio, tutti hanno fatto rientro nelle loro sedi di appartenenza. Smontati gli ultimi turni a Tor Vergata, Olimpico, Eur e Anannina, si sono incolonnati in una fila infinita di ambulanze, fuoristrada e mezzi di soccorso, che sull’A1 ha dato spettacolo agli automobilisti di passaggio. Prima di ripartire però tutti i confratelli rimasti hanno assistito all’ultimo briefing del Dipartimento della Protezione civile che ha coordinato le operazioni.

“Complimenti. Non abbiamo mai dato un’immagine della protezione civile così efficiente – ha detto Agostino Miozzo, braccio destro del capo Dipartimento Guido Bertolaso. Il merito di tutto questo è vostro. Abbiamo governato benissimo questo straordinario ed epocale evento pur non conoscendone l’entità. Sia quelli sul terreno che quelli nelle sale operative sono riusciti a far funzionare una macchina che nessuno avrebbe fatto funzionare così bene al mondo. Dovete essere felici in questo momento per aver vissuto un’esperienza straordinaria aiutando ogni giorno migliaia di persone. Abbiamo ricevuto i complimenti non solo da parte del governo, del presidente della Repubblica e del Vaticano, ma anche delle delegazioni estere in visita come quella della Commissione europea. Malgrado i difetti che questa macchina ha, il suo “esercito del bene” ha compiuto un lavoro straordinario in questa impresa titanica. E’ stato un triplo Giubileo organizzato in sei ore di tempo. Ora potete dire che c’eravate anche voi e gli occhi di tutto il mondo hanno visto che c’eravate in un modo fantastico”.

Miozzo ha anche ricordato come, miracolosamente, non ci siano stati decessi o casi di pericolo per la vita di qualcuno: “E’ giusto però ricordare – ha detto – che a causa del vostro immane impegno qualcuno di voi adesso si trova in sala di rianimazione nel reparto di cardiologia per aver fatto il suo dovere, aver fatto di più di quello che il suo fisico gli consentisse, non curandosi delle propre condizioni di salute per il bene degli altri e per spirito di servizio”. Anche le Misericordie hanno vissuto un caso simile. Marco Sostero di Montecarlo (Lucca) finita la sua missione e dopo aver fatto rientro a casa è svenuto per la fatica, lo stress e la tensione accumulata avendo dormito solo poche ore per notte, ed è stato necessario l’intervento del 118. Adesso comunque si è ripreso. Miozzo ha anche ricordato Mauro Ceccaroni, un funzionario del Dipartimento di protezione civile che ha subito un grave lutto in famiglia per la morte del padre e, malgrado questo, ha voluto comunque continuare a lavorare fino all’ultimo giorno.

All’incontro erano presenti anche Maria Grazia Tatangeli, responsabile dell’ufficio volontariato del Dipartimento e Massimo La Pietra che ha coordinato i volontari dal campo base di Castelnuovo per tutti i giorni dell’operazione. A loro, a Miozzo e al capo Dipartimento Bertolaso vanno i ringraziamenti delle Misericordie d’Italia per la disponibilità e la pazienza che hanno dimostrato a tutti in questa settimana. (cs)