Vita Chiesa
FUNERALI DI MONS. GIUSSANI: CARRON, «TI PORTIAMO CON NOI»
“Carissimo don Giussani, ti portiamo con noi, nella nostra memoria per tutta la vita! La febbre di vita che abbiamo sperimentato accanto a te non riusciremo mai a dimenticarla”. Così don Julian Carròn ha ricordato la figura di mons. Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione, durante i funerali celebrati oggi a Milano dal card. Ratzinger. “Il tuo sguardo ha proseguito il successore di don Gius’ alla guida di Cl non potrà mai scomparire dai nostri occhi. Quello sguardo attraverso cui ci siamo sentiti guardati da Gesù”. Il cristianesimo è “un avvenimento”, l’avvenimento di “un incontro che dà pienezza all’umano, una densità al tempo, una intensità di rapporti, una capacità d’iniziativa e di costruzione sconosciuta altrove”, ha detto Carròn sintetizzando in qualche modo l’eredità spirituale di Giussani e soffermandosi sul concetto di “paternità”.
“Noi non riusciremo più a vivere il rapporto con Gesù, a far memoria di Lui, consistenza di tutta la realtà, senza pensare a don Giussani ha detto Carròn Adesso più di prima. Lo penseremo per sempre accanto a Lui, a Gesù, quando ci alzeremo al mattino, andremo a lavorare, vedremo il tramonto o ci rapporteremo alla moglie, al marito o agli amici. La nostra fede in Gesù è stata ed è plasmata dalla presenza di don Giussani, dal suo sguardo, dal suo impeto di vita”. Quella di Cl, ha ricordato don Julian è “una fede che esalta la ragione dell’uomo, che la concepisce come sua pienezza, che fiorisce gratuitamente al culmine della ragione. Una fede che, nell’obbedienza alla Chiesa, diventa sguardo e giudizio nuovo sul mondo, affezione più vera al destino dell’uomo, prossimo o estraneo che sia. Apertura a ogni seme di verità, impeto di comunicazione nello struggimento che tutti conoscano Cristo”. Per il futuro, Carròn ha affermato che “l’unità tra di noi è il dono più prezioso. Chiedo la grazia, per la responsabilità affidatami da don Giussani, di poter servire questo dono dell’unità”. (Sir)