Un invito a proseguire i contatti con le chiese ortodosse e a ritrovare un vigoroso slancio ecumenico. A rivolgerlo è stato oggi il Papa, ricevendo in udienza i partecipanti al Sinodo Intereparchiale delle Eparchie Orientali in Italia e del Monastero esarchico di Grottaferrata, riuniti a Roma per riflettere sul tema: Comunione e annuncio dell’Evangelo. Vi incoraggio ha detto Giovanni Paolo II a proseguire i contatti, grazie alla comune tradizione liturgica, con le Chiese ortodosse desiderose anch’esse di rendere gloria all’Unico Dio e Salvatore. Il Signore Onnipotente ha aggiunto conceda a tutti i credenti in Cristo di vivere appieno l’unità della medesima fede. Quanto al Sinodo in Atto, il Santo Padre ha auspicato che contribuisca a favorire un rinnovato annuncio dell’Evangelo in ogni vostra comunità come pure un vigoroso slancio ecumenico. All’esordio del suo discorso, il Papa ha definito quello della comunione Un tema quanto mai attuale: Eredi di un comune patrimonio spirituale – ha detto ai partecipanti al Sinodo queste vostre realtà ecclesiali sono chiamate a testimoniare l’unità della stessa fede in diversi contesti sociali. Esse collaborano dal punto di vista pastorale con la tradizione latina e rafforzano sempre più la loro identità, facendo tesoro della loro millenaria tradizione bizantina. Alle Chiese orientali il Papa ha raccomandato in particolare di curare una solida formazione radicata nella tradizione orientale ed atta a rispondere in maniera efficace alle sfide crescenti della secolarizzazione. Sir