Vita Chiesa

VATICANO: PRESTO UN VADEMECUM PER L’ECUMENISMO

“Se l’impegno ecumenico non è alimentato e sostenuto da una profonda spiritualità, esso rischia prima o poi di subire gli effetti della stanchezza e della delusione. Senza l’ardore della spiritualità, l’ecumenismo può lentamente scivolare nella diplomazia o nel formalismo”. Partendo da questo presupposto, il Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani ha realizzato un “Vademecum oecumenicum” che contiene una serie di proposte e suggerimenti per promuovere a livello locale un ecumenismo spirituale, “anima del movimento ecumenico”. Il testo è ancora in fase di elaborazione ed è stato presentato sotto forma di “documento di lavoro” a Rocca di Papa dove oltre 260 delegati di tutto il mondo stanno partecipando alla conferenza promossa dal Pontificio Consiglio in occasione del 40° anniversario del Decreto conciliare “Unitatis Redintegratio”.

Le proposte contenute nel “sussidio” si dividono in tre capitoli. Il primo – dal titolo “Ascoltare e annunciare la Parola di Dio” – propone alle diocesi di promuovere la “collaborazione nel campo biblico” attraverso incontri, pubblicazioni ecumeniche e scambi tra le biblioteche. Nel secondo capitolo – “Celebrare la fede comune” – si fa il punto su una fitta programmazione annuale di celebrazioni ecumeniche (dalla Settimana di preghiera per l’unità alla Giornata di preghiera delle donne) e si ricordano le date più significative dell’anno liturgico con le annesse celebrazioni ecumeniche che si possono promuovere. Infine il terzo capitolo dove si propone di “vivere la fede a livello personale ed in comunità”, invitando a dare “testimonianza cristiana nella vita quotidiana” (“dialogo della vita”) e ad “offrire malattie e sofferenze all’intenzione dell’ecumenismo”. “L’ecumenismo spirituale – si legge nell’introduzione del sussidio – è, in primo luogo, conversione del cuore e santità di vita”. E’ condivisione del patrimonio spirituale delle varie tradizioni cristiane ed è preghiera. “In ogni epoca della storia – ricorda il sussidio – i più importanti fautori di riconciliazione e d’unità sono stati uomini e donne di preghiera e di contemplazione”.Sir