Vita Chiesa
SETTIMANA SOCIALE, D’AGOSTINO: NO AL PRIMATO DELLA DEMOCRAZIA SULLA SCIENZA
Oggi la scienza è in pericolo, quando il primato della democrazia viene interpretato come tentativo di porre fine alle questioni morali, affidando a delibere parlamentari e referendarie definizioni autoritative di verità scientifiche. Lo ha detto Francesco D’Agostino, presidente del Comitato nazionale di bioetica, intervenendo alla Settimana sociale in corso a Bologna fino al 10 ottobre. Il relativismo etico e il convenzionalismo, secondo il giurista, sono due pericoli per il mondo scientifico di oggi, che rischia di soccombere al potente tentativo di postulare il primato della democrazia sulla scienza.
Un tentativo, questo, portato avanti in due tappe, ha spiegato D’Agostino: il riconoscimento dell’obiezione di scienza, che partendo da un’idea convenzionale di quest’ultimo dà la possibilità ad ogni cittadino di dire di sì o di no a paradigmi scientifici che ritiene inaccettabili, e il tentativo grave e pesante, appunto, di affidare a delibere parlamentari e referendarie definizioni autoritative di verità scientifiche.
Di qui la necessità, per il relatore, di salvare la scienza combattendo due nemici mortali, all’interno e all’esterno di essa: il convenzionalismo, che disgregando il riferimento della scienza alla verità lascia spazio ad un prassismo frenetico e ottuso, dominato solo da una prospettiva di lucro, e l’ingerenza indebita della politica, quando invece di trattare con gli attori sociali tenta di sindacare sulla scienza come sistema, deformandola negli obiettivi, nelle metodologie e nel linguaggio.