Vita Chiesa

SETTIMANA SOCIALE, CARD. MARTINO: PRESTO COMPENDIO DELLA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA

Sarà pubblicato il prossimo 25 ottobre, in coincidenza con l’apertura della Plenaria del dicastero, il “Compendio della dottrina sociale della Chiesa”, curato dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. A darne, ieri, l’annuncio è stato lo stesso presidente del Pontificio Consiglio, card. Renato R.Martino, salutando i partecipanti alla 44.ma Settimana Sociale dei Cattolici Italiani in corso a Bologna fino a domenica 10 ottobre sul tema: “La democrazia: nuovi scenari, nuovi poteri”. “Il porporato – si legge in comunicato del dicastero – ha anche lanciato l’idea di promuovere, insieme al potenziamento delle Settimane Sociali attualmente presenti in 15 nazioni e all’estensione di esse anche ad altri Paesi, le Settimane Sociali dei Cattolici Europei, come frutto della convergenza dei risultati raggiunti da queste storiche istituzioni nazionali di riflessione e di intervento nella società alla luce della dottrina sociale della Chiesa”. Il card. Martino ha definito il compendio “uno strumento indispensabile per annunciare e attualizzare il Vangelo nella complessa rete delle relazioni sociali” e “utile strumento per il discernimento morale e pastorale dei complessi eventi che caratterizzano i nostri tempi”. Esso è diviso in tre parti, che trattano dei fondamenti, dei contenuti e delle prospettive pastorali, offrendo un quadro complessivo delle linee fondamentali dell’insegnamento sociale cattolico.

Sul tema specifico della Settimana Sociale, il Presidente di Giustizia e Pace ha sottolineato come “la visione della persona umana tratteggiata dal Magistero sociale della Chiesa ha tra l’altro il merito di indicare i limiti di quella concezione individualistica, che è stata matrice di alcune tra le più gravi degenerazioni dell’ideale democratico”. Ed ha aggiunto che ” la salvaguardia dei valori della democrazia si realizza tramite la tutela dei deboli in ogni angolo della terra e il sostegno ad una politica attenta ai diritti non solo delle singole persone, ma anche dei popoli, rispettati nella loro storia, nelle loro tradizioni, nei loro costumi”. “La democrazia di domani – ha concluso – non può essere né pensata né costruita solamente entro i confini delle singole nazioni. Essa richiese istituzioni, procedure, regole nuove a respiro internazionale”.Sir

Speciale 44ª Settimana sociale