E’ tornato a parlare di terrorismo ieri il Papa, affacciandosi nel cortile del Palazzo apostolico di Castel Gandolfo per la recita dell’Agenlus. “Dinanzi al male, che in varie forme si manifesta nel mondo ha detto il Santo Padre – l’uomo, afflitto e sconcertato, si domanda: Perché?’. In quest’alba del terzo millennio, benedetta dal Grande Giubileo e ricca di tante potenzialità, l’umanità è segnata dallo sconvolgente dilagare del terrorismo. Il susseguirsi di atroci attentati alla vita umana turba ed inquieta le coscienze e suscita nei credenti la sofferta domanda che ricorre nei Salmi: “Perché, Signore? Fino a quando?”.Il Papa ha indicato in Gesù “l’icona della speranza”. “Dio ha spiegato il papa – ha risposto a questo angoscioso interrogativo che si sprigiona dallo scandalo del male non con una spiegazione di principio, quasi a volersi giustificare, ma con il sacrificio del proprio Figlio sulla Croce. Nella morte di Gesù s’incontrano l’apparente trionfo del male e la vittoria definitiva del bene; il momento più buio della storia e la rivelazione della gloria divina; il punto di rottura e il centro di attrazione e di ricomposizione dell’universo”. Sir