Vita Chiesa
PAPA A LORETO: «L’UMANITÀ POSSA SEGUIRE LE VIE DELLA PACE E DELLA FRATERNITÀ». LE TRE CONSEGNE ALL’AZIONE CATTOLICA
“L’umanità possa seguire le vie della pace e della fraternità”. Con queste parole il Papa si è rivolto domenica 5 settembre alle oltre 250 mila persone convenute a Loreto per il pellegrinaggio nazionale dell’Azione cattolica italiana. Un pensiero ed una preghiera rivolti anche alle vittime innocenti di Beslan, in Ossezia del Nord. Ma “la via per ottenere pace e salvezza”, ha spiegato il Pontefice nella liturgia durante la quale ha beatificato Pedro Tarrés i Claret, Alberto Marvelli e Pina Suriano, è quella della “croce”. “Portare la croce dietro a Gesù significa essere disposti a qualsiasi sacrificio per amore suo. Significa non mettere niente e nessuno prima di lui, neanche le persone più care, neanche la propria vita. Aderire a Cristo è una scelta esigente. Egli tuttavia precisa: dietro di me. Non siamo soli a portare la croce”.
“La croce accettata per amore ha proseguito il Papa – genera libertà Non c’è amore più grande di quello della croce; non c’è libertà più vera di quella dell’amore; non c’è fraternità più piena di quella che nasce dalla croce di Gesù”. E rivolgendosi direttamente ai “cari fratelli e sorelle dell’Azione cattolica” ha detto: “Il dono più grande che potete fare alla Chiesa e al mondo è la santità. Vi stia a cuore ciò che sta a cuore alla Chiesa: che molti uomini e donne del nostro tempo siano conquistati dal fascino di Cristo; che il suo Vangelo torni a brillare come luce di speranza per i poveri, i malati, gli affamati di giustizia; che le comunità cristiane siano sempre più vive, aperte, attraenti; che le nostre città siano ospitali e vivibili per tutti; che l’umanità possa seguire le vie della pace e della fraternità”.
Il Papa al pellegrinaggio dell’Ac a Loreto (5 settembre 2004)