Vita Chiesa

PAPA: «SULLA FAMIGLIA SI GIOCA IL FUTURO DELL’EUROPA»

“Sulla famiglia si gioca il futuro dell’Europa”, e per reagire alla “crisi profonda” che sta attraversando il nostro Continente occorre “riaffermare” il primato delle “istituzioni del matrimonio e della famiglia come realtà che derivano dalla sapiente volontà di Dio”. Lo ha detto oggi il Papa, ricevendo in udienza i partecipanti al Simposio europeo dei docenti universitari, in corso a Roma fino al 27 giugno.

“La famiglia è lo specchio della società, e pertanto anche dell’Europa che si va costruendo”, ha esordito il Papa, sottolineando che “l’evoluzione della famiglia è e sarà il più importante rivelatore degli sviluppi culturali ed istituzionali del Continente”. Di qui la necessità, per le università e specialmente per i “docenti cristiani”, di seguire “con attenzione le dinamiche familiari, promuovendo nelle nuove generazioni una responsabile e consapevole riflessione”. Le “vicende” del “modello europeo di famiglia”, frutto dell’incontro “tra il diritto romano e il messaggio cristiano”, secondo il Santo Padre “coincidono con quelle della stessa civiltà occidentale”, e negli ultimi decenni “sono emersi in modo dirompente fenomeni sistematici di una crisi profonda”, di fronte a cui “la famiglia è sempre stata un elemento di coesione e di forza e, anche quando aspramente contestata, è rimasta oggetto di aspirazioni, desideri, progetti, nostalgia”.

La tesi di fondo del Papa è che “l’origine della crisi è di tipo culturale, al punto che oggi le nuove generazioni appaiono fortemente attratte dall’ideale della famiglia tradizionale, ma quasi incapaci di assumerne la responsabilità in modo adeguato”. Nasce da qui la “questione centrale”: “Si può ancora parlare oggi di un modello di famiglia?”. “La Chiesa è convinta – ha risposto Giovanni Paolo II – che, nel contesto odierno, sia più che mai necessario riaffermare le istituzioni del matrimonio e della famiglia come realtà che derivano dalla sapiente volontà di Dio”, facendo sì che “nell’Europa di oggi e di domani la famiglia possa adeguatamente svolgere il ruolo che compete alla sua altissima dignità”.Sir