Vita Chiesa
VESCOVI ITALIANI: «IL FUTURO DELLA CHIESA HA BISOGNO DELLA PARROCCHIA». PUBBLICATA LA NOTA PASTORALE
“Il futuro della Chiesa in Italia, e non solo, ha bisogno della parrocchia. È una certezza basata sulla convinzione che la parrocchia è un bene prezioso per la vitalità dell’annuncio e della trasmissione del Vangelo, per una Chiesa radicata in un luogo, diffusa tra la gente e dal carattere popolare”. È quanto scrivono i vescovi nella Nota pastorale su “Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia”, resa nota oggi.
La Nota, ricordano i vescovi, è il frutto di un confronto durato più di due anni, in diverse sessioni del Consiglio episcopale permanente e, soprattutto, in tre assemblee generali: quella di maggio 2003 a Roma, dedicata all’Iniziazione cristiana’; quella di novembre 2003 ad Assisi, su La parrocchia: Chiesa che vive tra le case degli uomini’; infine quella dal 17 al 21 maggio 2004, ancora a Roma, “la cui riflessione è confluita in questo documento, che intende delineare il volto missionario” che devono assumere le oltre 25mila parrocchie. “Nelle trasformazioni odierne – affermano i vescovi – la Chiesa ha bisogno della parrocchia, come luogo dov’è possibile comunicare e vivere il Vangelo dentro le forme della vita quotidiana. Ma perché questo possa realizzarsi, è necessario disegnare con più cura il suo volto missionario, rivedendone l’agire pastorale, per concentrarsi sulla scelta fondamentale dell’evangelizzazione”.
Nella Nota, i vescovi sottolineano, tra l’altro, che “la domenica sta alla sorgente, al cuore e al vertice della vita parrocchiale”. Per questo “è necessario ripresentarla in tutta la sua ricchezza: giorno del Signore; giorno della Chiesa; giorno dell’uomo, in cui la dimensione della festa svela il senso del tempo e apre il mondo alla speranza. Queste dimensioni sono oggi in vario modo minacciate dalla cultura diffusa; in particolare, l’organizzazione del lavoro e i fenomeni nuovi di mobilità agiscono da fattori disgreganti la comunità e giungono anche a precludere la possibilità di vivere la domenica e le altre feste”.
Tre, secondo i vescovi, gli obiettivi per le oltre 25mila parrocchie: “Difendere anzitutto il significato religioso, ma insieme antropologico, culturale e sociale della domenica; curare in modo particolare la qualità delle celebrazioni eucaristiche domenicali e festive”; sottolineare che “il giorno del Signore è anche tempo della comunione, della testimonianza e della missione”.