“Un corpus’ completo sull’impegno pastorale della Chiesa italiana nell’ambito dei media”. Così mons. Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto e presidente della Commissione episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali, ha definito il Direttorio sulle comunicazioni sociali, dal titolo “Comunicazione e missione”, che sarà esaminato dai vescovi questo pomeriggio. Nel corso della seconda conferenza stampa sui lavori della 53a assemblea generale Cei, mons. Cacucci ha spiegato che “un Direttorio offre degli orientamenti più impegnativi di una Nota pastorale; nello specifico, il Direttorio sulle comunicazioni sociali pone attenzione all’ambito della pastorale ordinaria e, in particolare, alla realtà della parrocchia, collegandosi così al quadro generale delle riflessioni che l’assemblea Cei sta sviluppando su questo tema. Con questo documento si può dare più stabilità e compiutezza a quanto fatto in questi anni”. Il testo, “sollecitato” dalla Commissione episcopale presieduta da mons. Cacucci, è strutturato in due sezioni per un totale di otto capitoli ed è corredato da un indice delle fonti e da un indice analitico. Le due sezioni, ha sottolineato l’arcivescovo, “offrono fondamenti e indicazioni operative per una svolta nella mentalità e nell’impegno di tutti i cristiani affinché l’inculturazione del Vangelo dentro i linguaggi mediatici renda i media stessi sempre più capaci di trasmettere il messaggio evangelico. Per questo, nel documento si pone particolare attenzione a una nuova figura pastorale: l’animatore della comunicazione e della cultura, una persona competente che, vivendo da cristiano, favorisca l’integrazione del messaggio cristiano nei media”. Infine, ha concluso Cacucci, “nel documento vengono richiamati degli aspetti normativi, tra cui l’intervento di ecclesiastici sui vari media”.Sir
