Vita Chiesa

PAPA: I NUOVI SANTI CI INVITANO A CONFIDARE NELL’AIUTO DI DIO

“La pace vera è frutto della vittoria di Cristo sul potere del male, del peccato e della morte. Quanti lo seguono fedelmente diventano testimoni e costruttori della sua pace”. E’ in questa “luce” che Giovanni Paolo II ha contemplato Luigi Orione, Annibale Maria Di Francia, Josep Manyanet y Vives, Nimatullah Kassab Al-Hardini, Paola Elisabetta Cerioli e Gianna Beretta Molla, canonizzati ieri, 16 maggio, in piazza San Pietro. Di ognuno il Papa ha delineato il profilo spirituale: “sofferenze fisiche e morali, fatiche, difficoltà, incomprensioni e ostacoli di ogni tipo hanno segnato il ministero apostolico” di san Luigi Orione, “stratega della carità” per il quale “la passione per Cristo fu la spinta interiore di un altruismo senza riserve”.

Di sant’Annibale Maria di Francia il Pontefice ha ricordato il suo “amore per il Signore” che lo spinse “a dedicare l’intera esistenza al bene spirituale del prossimo” e alla preghiera per le vocazioni. “Vero apostolo della famiglia” è stato San José Manyanet, “ispirato alla scuola di Nazareth” sulla quale modellò la sua vocazione e “uomo di preghiera, amante dell’Eucarestia” fu anche san Nimatullah Kassab Al-Hardini, “esempio per i monaci maroniti libanesi e per tutti i cristiani del mondo”. “Egli – ha detto il Papa – si donò totalmente a Dio in una vita di grandi rinunce, dimostrando che solo l’amore di Dio è vera fonte di gioia”. “Contemplando la Santa Famiglia, Paola Elisabetta Cerioli, intuì che le comunità familiari restano solide quando i legami di parentela sono sostenuti e cementati dalla condivisione dei valori della fede e della cultura cristiana. Per diffondere questi valori – ha ricordato il papa – la nuova Santa fondò l’Istituto della Sacra Famiglia. Era infatti convinta che i figli, per crescere sicuri e forti, hanno bisogno di una famiglia sana e unita, generosa e stabile”. “Dell’amore divino Gianna Beretta Molla fu significativa messaggera. Questa santa madre di famiglia si mantenne eroicamente fedele all’impegno assunto il giorno del matrimonio. Il sacrificio estremo che suggellò la sua vita testimonia come solo chi ha il coraggio di donarsi totalmente a Dio e ai fratelli realizzi se stesso”. Possa la nostra epoca – ha concluso – riscoprire, con l’esempio di Gianna Beretta Molla, la bellezza pura, casta e feconda dell’amore coniugale, vissuto come risposta alla chiamata divina!”.Sir