Se gli uomini “avvertissero” il “dono straordinario” della “maternità spirituale” di Maria “più facilmente si sentirebbero fratelli, rinunciando all’odio e alla violenza per aprire il cuore al perdono delle offese ricevute e al rispetto senza riserve della dignità di ogni persona”. Così Giovanni Paolo II ha ricordato, domenica 9 maggio, festa della Mamma, la tradizionale devozione mariana del mese di maggio, durante il quale “il Popolo di Dio sente il bisogno di intensificare la propria devozione verso Maria, la cui presenza materna è sostegno per i cristiani e per il mondo intero”. “Da quando la Fanciulla di Nazareth pronunciò il suo fiat’ ha detto il Pontefice introducendo la recita del Regina Caeli – il suo cuore verginale e insieme materno, sotto la particolare azione dello Spirito Santo, segue sempre l’opera del suo Figlio e va verso tutti coloro, che Cristo ha abbracciato e abbraccia continuamente nel suo inesauribile amore. Se, pertanto, inesauribile è la misericordia di Cristo, anche il cuore immacolato di sua Madre è maternamente inesauribile'”. “Sulla Croce ha proseguito – Gesù ha voluto estendere, in maniera facilmente accessibile a tutti, la spirituale maternità di Maria donandoLe il discepolo prediletto come figlio. Da allora generazioni e generazioni di credenti La invocano e a Lei ricorrono con amore e speranza. E la Madonna esprime la sua maternità nella sua singolare vicinanza all’uomo ed a tutte le sue vicende”. Concludendo la sua preghiera Giovanni Paolo II ha ricordato l’imminente festa, il 13 maggio, dell’apparizione della Vergine a Fatima e il suo appello alla conversione ed ha salutato i partecipanti alla “Maratona di Primavera”, nel contesto della “Festa della scuola”, promossa dalle scuole cattoliche della diocesi di Roma. “Tanti bambini nel mondo ha detto il Papa – sono privi dell’istruzione primaria, e finiscono per essere sfruttati come manodopera”. Nei prossimi giorni a Firenze si svolgerà il Congresso mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile.Sir