Vita Chiesa

PAPA PREGA PER LE VOCAZIONI E SPRONA EUROPA A RISCOPRIRE RADICI CRISTIANE

Giovanni Paolo II ha rinnovato ieri la richiesta, già da lui espressa in più circostanze, affinché la futura costituzione europea riconosca il contributo del cristianesimo. Cogliendo l’occasione dell’allargamento della Unione europea (Ue) a 25 Paesi, il Papa ha ribadito domenica che “l’unità dei popoli europei, se vuol essere duratura, non può però essere solo economica e politica”. Affacciandosi alla finestra del suo studio nel palazzo apostolico vaticano per recitare il Regina Cæli con i fedeli ed i pellegrini convenuti in piazza san Pietro, al termine della santa messa per le ordinazioni presbiterali, l’anziano Pontefice ha ricordato che “in questi giorni l’Europa vive un’altra importante tappa della sua storia: dieci nuovi Paesi entrano nell’Unione europea; dieci Nazioni che già per cultura e tradizioni erano e si sentivano europee, vengono ora a far parte di questa Unione di Stati”. Davanti ad alcune migliaia di persone radunate sul sagrato della basilica vaticana, Giovanni Paolo II ha sottolineato che “la storia della formazione delle Nazioni europee cammina di pari passo con l’evangelizzazione”. Per questo, ha affermato il Santo Padre, “nonostante le crisi spirituali che hanno segnato la vita del continente sino ai nostri giorni, la sua identità sarebbe incomprensibile senza il cristianesimo”. Dopo la recita del Regina Cæli, il Papa, che nella mattinata aveva ordinato 26 nuovi sacerdoti del diocesi di Roma, ha invitato a pregare “perché – ha detto – non manchino mai numerose e sante vocazioni nella chiesa”. Ha anche rivolto, in coincidenza con la ‘Giornata mondiale di preghiera per le Vocazioni’ “uno speciale pensiero a quanti, sono impegnati nel cammino di formazione al sacerdozio e alla vita consacrata”.Misna