Per “porre fine al terrorismo”, che “continua a causare così tanta sofferenza alla popolazione civile”, occorre “abbracciare il cammino del dialogo”, per “creare una società che garantisca giustizia, pace ed armonia tra tutti”. Lo ha detto oggi il Papa, ricevendo in udienza Leonida L. Vera, ambasciatrice della Filippine presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle lettere credenziali. Nel suo discorso, Giovanni Paolo II si è riferito al terrorismo diffuso nelle Filippine: “Desidero cogliere questa opportunità ha detto per esprimere la mia crescente preoccupazione per l’ondata di violenza che da lungo tempo sta devastando il suo Paese. Faccio di nuovo appello a tutte le parti affinché pongano fine al terrorismo, che continua a causare così tanta sofferenza alla popolazione civile, e abbraccino il cammino di dialogo che solo rende capaci i popoli della regione di creare una società che garantisca giustizia, pace e armonia tra tutti”. Soltanto una “cultura basata sull’autentica pace e la giustizia”, è la tesi del Papa, può essere l’antidoto al terrorismo, per combattere il quale “è essenziale che lo Stato continui a promuovere dialogo nella società, favorendo la reciproca comprensione e la stima tra le varie religioni. Possiamo insieme eliminare le cause sociali e culturali del terrorismo ha concluso il Santo Padre citando il Messaggio per la Giornata mondiale della Pace del 2002 – insegnando la grandezza e la dignità della persona umana, e diffondendo una più chiara consapevolezza dell’unicità della famiglia umana”.Sir