Una «eventuale modifica» del calendario delle festività italiane secondo i vescovi italiani dovrebbe «tenere conto della coerenza dell’anno liturgico, che non dovrebbe essere troppo ferita e della sensibilità del nostro popolo riguardo a queste feste». Lo ha ha detto il segretario della Cei, mons. Giuseppe Betori, durante la presentazione del comunicato sui lavori del Consiglio permanente, aggiungendo che un altro elemento da valutare dovrebbe essere «la coerenza dell’anno liturgico che non dovrebbe essere troppo ferita».«Il riconoscimento delle festività religiose – ha precisato mons. Betori – è regolato dal Concordato», all’art. 11 di quello del ’29 e all’articolo 6 degli accordi di revisione dell’84. «La competenza per questo tema – ha aggiunto – è della Santa Sede e della autorità della Repubblica Italiana»; sono riconosciute attualmente tutte le domeniche e per le altre festività ci si regola «d’intesa». Le attuali festività sono regolate da uno scambio di note verbali dell’85 a cui, ha ricordato mons. Betori, seguì un Dpr.