Vita Chiesa
CEI, COMUNICATO SUI LAVORI DEL CONSIGLIO PERMANENTE
La definizione del programma della prossima assemblea generale, un’ampia presentazione del programma della 44a Settimana sociale dei cattolici italiani e la costituzione del Comitato per gli studi superiori di teologia e di religione cattolica, una riflessione sul tema del volontariato e sul prossimo Simposio Vescovi Africa e Europa. Sono alcuni dei temi affrontati dai vescovi italiani nel corso del Consiglio episcopale permanente che si è svolto a Roma dal 22 al 25 marzo. Il comunicato finale, diffuso oggi, in occasione della Conferenza stampa presieduta da mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Cei, affronta temi ecclesiali, politici e sociali.
Nel corso dei lavori, si legge nel comunicato, i vescovi, nella ricorrenza del XXV anniversario dell’enciclica Redemptor hominis, hanno espresso profonda gratitudine a Giovanni Paolo II per il suo illuminato magistero. Tra gli argomenti che riguardano la vita della Chiesa, il comunicato fa riferimento agli eventi significativi che impegneranno la Chiesa in Italia nei prossimi mesi: la prossima assemblea generale (maggio 2004), la 44a Settimana sociale dei cattolici italiani (Bologna, 7/10 ottobre 2004), il 24° Congresso eucaristico nazionale (Bari, 21/29 maggio 2005, il 4° Convegno ecclesiale nazionale (Verona, 16/20 ottobre 2006). Non è mancata una riflessione sulla situazione del Paese e le sue urgenze. Circa il complesso scenario internazionale, si legge nel comunicato, i vescovi hanno ribadito l’invito a coloro che hanno autorità e responsabilità a ricercare le doverose risposte al terrorismo sul piano della prevenzione e della repressione, e a rimuoverne le cause e la radici, attraverso strategie unitarie e con una più convinta solidarietà internazionale.
La prossima assemblea generale Cei sarà soprattutto caratterizzata dall’esame di una Nota pastorale sul volto missionario della parrocchia, si legge nel comunicato finale. L’ampio dibattito sulla bozza proposta è scritto nel comunicato – ha fatto emergere l’urgenza di formare credenti testimoni ed educatori della fede e di curare che le comunità parrocchiali, nel contesto di una persistente seppure confusa domanda religiosa, si propongano quali autentiche scuole di preghiera’. La Nota, perciò, oltre a riaffermare il valore spirituale e antropologico della dimensione territoriale della parrocchia, riproporrà tra l’altro – la centralità della Chiesa particolare; il riferimento al ministero del vescovo, dei presbiteri, dei diaconi, dei consacrati e del laicato; l’importanza dell’iniziazione cristiana; una comunicazione della fede aggiornata nei linguaggi e negli strumenti .