“La nostra speranza è che questa visita possa riavvicinare nell’amicizia ortodossi e cattolici e che possa non tanto cambiare ma almeno chiarire molti dei problemi che rendono questi rapporti così difficili”. A parlare della visita del card. Walter Kasper a Mosca è padre Alexandre Marie Pietrzyk, membro della Commissione ecumenica della chiesa cattolica russa. Padre Pietrzyk ha appena partecipato alla conferenza su “Ortodossia e Chiesa cattolica” che si è svolta questa mattina nella cattedrale cattolica di Mosca dove alla presenza di vescovi, sacerdoti, religiosi e laici è intervenuto anche il card. Kasper. La cattedrale racconta il sacerdote era piena di gente e l’intervento del cardinale è stato seguito da moltissimi giornalisti di tv, radio, giornali. “I media aggiunge hanno manifestato un grandissimo interesse per questo viaggio. Non abbiamo valutato quanta risonanza avrebbe avuto la visita del card. Kasper dall’inizio del suo arrivo all’aeroporto fino ad oggi”. Parlando al clero cattolico, ha detto padre Pietrzyk, “il cardinale ci ha chiesto di fare un esame di coscienza, come ha fatto il papa nell’anno giubilare. Un esame di coscienza per chiedere perdono, proprio come si fa nella recita del Padre nostro. Penso che i sacerdoti che lavorano qui, sono mossi da buone intenzioni. Occorre però ora avere una preparazione ecumenica più adatta, più aperta, più culturale e teologica”. Riguardo alle accuse che il Patriarcato di Mosca ha mosso anche in questi giorni al Vaticano, padre Pietrzyk ha detto: “spero che la presenza di Kasper a Mosca possa sollevare i cattolici russi dal peso delle accuse che da anni ricadono su di noi, dal momento in cui sono state elevate a diocesi le amministrazioni apostoliche. Anche le accuse nei confronti della Chiesa greco-cattolica di Ucraina ci provocano una pressione fortissima”. Sir